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9 Aprile 2018

Assai improbabile fibrosi cistica in un neonato deceduto per cardiopatia congenita e necrosi intestinale

Autore: Cristina
Domanda

Buongiorno oggi ho ritirato gli esiti dello screening FC di mio figlio. Ricordo che abbiamo fatto il test dopo aver perso un bambino risultato positivo al test neonatale per la fibrosi cistica. Il bambino mancò al terzo giorno di vita a causa di una necrosi intestinale collegabile alla cardiopatia congenita rilevata alla 22esima settimana di gestazione (cuore sinistro ipoplastico). Sapemmo della positività al test neonatale quando, dopo venti giorni, l’ospedale ci contattò per ripetere il controllo perché i valori erano lievemente al di sopra della norma (l’ospedale Annunziata di Napoli ha proceduto al test). Quando riferimmo che il bambino non esisteva più ci hanno consigliato di controllare se eravamo portatori sani. Non ci hanno riferito all’epoca i valori specifici della tripsina. L’indagine sui campioni dei genitori fu condotta su Dna amplificato PCR con efficienza diagnostica dell’86,8% per le mutazioni CFTR riconoscibili presso la clinica “medicina futura” di Acerra. Quindi vorrei capire l’attendibilità dei risultati medesimi. Il mio risultato: “Paziente negativo per tutte le mutazioni analizzate ed omozigote 9T/9t per il polimorfismo IVS8 poly-T”. Quello di mio marito: “Paziente negativo per tutte le mutazioni analizzate ed eterozigote 5T/7T per il polimorfismo IVS8 poly-T. Da questi esiti possiamo concludere che nel caso del primo bambino si trattasse di un falso positivo?

Risposta

Abbiamo esaminato la letteratura scientifica internazionale alla ricerca di possibili collegamenti fra la necrosi intestinale e la fibrosi cistica: abbiamo trovato descrizioni (molto lontane nel tempo) di rari casi di neonati che hanno presentato “enterocolite necrotica ed emorragica” (combinata con perforazione intestinale e peritonite); in questi neonati si ipotizzava che il quadro fosse collegato alla presenza d’ileo da meconio, complicanza che si presenta in FC con frequenza variabile, a seconda delle casistiche, dal 10 al 21% (1, 2). Se ileo da meconio ci fosse stato, ci sembra di poter supporre che probabilmente sarebbe stato anche rilevato attraverso le ecografie a cui il feto è stato sottoposto e durante le quali è stata diagnosticata la malformazione cardiaca; inoltre, secondo ricerche più recenti (3) i casi in cui è la FC responsabile dell’ileo da meconio, accompagnato o no da altre complicanze intestinali, le mutazioni del gene CFTR responsabili della patologia sono del tipo severo (3), probabilmente già incluse nel pannello di quelle eseguite nel neonato e nella coppia e risultate assenti.

Abbiamo trovato invece studi più recenti dove viene sottolineata la relazione abbastanza stretta fra le malformazioni congenite e cardiovascolari importanti e la presenza di problemi intraddominali, come ileo paralitico, enterocolite necrotizzante e perforazione intestinale, dovuti all’ischemia (difetto di perfusione) che si può instaurare sia prima che la malformazione cardiaca sia trattata sia dopo il trattamento chirurgico.
Ci sembra quindi più ragionevole pensare che il problema intestinale fosse in relazione con la malformazione cardiaca piuttosto che con la malattia FC; che quindi la positività segnalata dallo screening neonatale per FC sia stata una falsa positività e non sussista per la coppia il rischio di avere bambini con fibrosi cistica. Questo rischio è reso poi assai basso dal fatto che sia sul feto sia nella coppia il test genetico per ricerca di mutazioni CFTR (con copertura dell’86% delle mutazioni) è risultato negativo.
Per rendere ancora più basso il rischio si potrebbe considerare l’opportunità di eseguire, sempre nei componenti della coppia, un test genetico ancora più approfondito (di secondo livello con tecniche di sequenziamento genico): potrebbe dare ulteriore rassicurazione; potrebbe però anche mettere in luce varianti del gene CFTR di significato sconosciuto e quindi fonte di incertezza.

1) Braun O, Waldhauser F. “Value and incidence rate of the inflammation of the bowels in a general children’s autopsy material during twenty years” Padiatr Padol. 1978; 13(2):111-22.
2) Dupuis A, Keenan K, Ooi CY, Dorfman R, Sontag MK, Naehrlich L, Castellani C, Strug LJ,, Rommens JM, Gonska T. “Prevalence of meconium ileus marks the severity of mutations of the Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator (CFTR) gene”. Genet Med. 2016 Apr; 18(4):333-40. doi: 10.1038/gim.2015.79. Epub 2015 Jun 18
3) Güney LH, Araz C, Beyazpınar DS, Arda İS, Arslan EE, Hiçsönmez A .”Abdominal Problems in Children with Congenital Cardiovascular Abnormalities”. Balkan Med J. 2015 Jul;32(3):285-90.

G. Borgo


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