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31 Gennaio 2006

Batteri anaerobi e infezione respiratoria

Autore: Riccardo
Argomenti: Batteri
Domanda

Volevo sapere se la comparsa di batteri anaerobi nell’escreato comporta infezione polmonare. Chiedo questo perchè ultimamente a me compaiono molto frequentemente (anche se è un problema che ho più o meno sempre avuto). Alla loro comparsa, dopo pochi giorni ho un aumento di escreato calo nelle prove spirometriche e peep. Oltre i cicli antibiotici c’è qualche altro rimedio? A cosa sono dovuti questi anaerobi o meglio come si creano?

Risposta

I batteri “anaerobi” (anaerobio=vivente senza aria) sono una categoria di germi che vivono e crescono in ambiente privo di ossigeno, a differenza dei batteri “aerobi” che richiedono invece obbligatoriamente ossigeno per vivere e crescere. Gli anaerobi possono albergare anche nell’albero respiratorio di malati di fibrosi cistica, specialmente dove vi sono cavità, come alcune bronchiettasie, poco o nulla comunicanti con gli scambi di aria dei bronchi, ma anche nei seni paranasali ostruiti.

Nella domanda non viene specificato il genere e la specie di anaerobi a cui viene fatto riferimento. Classicamente il ruolo giocato dai batteri anaerobi nelle infezioni polmonari FC è ritenuto marginale e limitato a casi particolari. Studi recenti condotti con tecniche non routinarie (biologia molecolare) hanno tuttavia dimostrato che la comunità batterica che colonizza il polmone è molto più complessa del previsto. Nelle secrezioni bronchiali di pazienti affetti da FC sono state infatti recentemente identificate specie batteriche che richiedono anaerobiosi (mancanza di ossigeno) stretta per la crescita. Tali specie non possono quindi essere isolate e identificate con i normali esami colturali. Non conosciamo attualmente quale possa essere il significato di tali studi, che probabilmente potranno cambiare in futuro l’approccio alla diagnostica delle infezioni polmonari FC.

Da quanto viene riferito dalla persona che ci scrive, la comparsa di questi germi si associerebbe nel suo caso ad un peggioramento delle condizioni cliniche, il che suggerirebbe al clinico di non trascurare la loro presenza, se questa è considerata l’unico fattore responsabile della comparsa dei sintomi.

Non sapendo a quale specie viene fatto riferimento è difficile dare delle indicazioni precise sugli eventuali rimedi (uno dei quali potrebbe essere cercare di evitare il germe conoscendone l’habitat), se non i consueti (ma sempre importanti!) consigli sull’igiene ambientale che già dovrebbero essere seguiti dal paziente stesso e nel Centro di cura. Tuttavia sono disponibili parecchi antibiotici attivi su specifici gemi anaerobi e, d’altro canto, una generosa fisioterapia mirata a svuotare le cavità bronchiali ostruite o una accurata toilette delle cavità nasali (quando si pensa che l’infezione da anaerobi possa interessare i seni paranasali: sinusite cronica) rimangono presidi preziosi per ridurre la crescita anche di questi germi.

Jewes LA, Spencer RC. The incidence of anaerobes in the sputum of patients with cystic fibrosis. J Med Microbiol 1990;31:271-4

Dr Giovanni Taccetti (Centro Regionale FC di Firenze)


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