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13 Aprile 2005

Batterio Serratia

Autore: nadia
Argomenti: Batteri
Domanda

Vorrei avere informazioni sul batterio serratia e le cure da applicare.

Grazie

Risposta

Serratia è un genere appartenente alla famiglia delle Enterobacteriacee. Serratia spp è costituita da bacilli cosiddetti “Gram negativi”, fermentanti il lattosio (una caratteristica biochimica di questi batteri) che si ritrovano nel suolo, nei rifiuti, nelle acque superficiali e di scarico. Le specie di Serratia sono considerate patogeni opportunisti per l’uomo, per la loro forte predilezione per ospiti compromessi – o anche semplicemente debilitati – da particolari tipi di patologie (non la fibrosi cistica) o precedenti terapie farmacologiche. Sono ritenuti responsabili di molti tipi di manifestazioni cliniche intestinali e non intestinali. Talora sono stati segnalati come responsabili di infezioni ospedaliere, soprattutto nelle divisioni di terapia intensiva neonatale. Un’importante caratteristica delle specie Serratia è la notevole resistenza a un gran numero di antibiotici. Attualmente la maggior parte dei ceppi è sensibile ai carbapenemici (es. meropenem) e agli aminoglicosidi (es. tobramicina), cominciano tuttavia ad emergere ceppi resistenti alla gentamicina e alla tobramicina.

La specie più comune è probabilmente S. marcescens.

Il ruolo di Serratia spp nella fibrosi cistica non è rilevante. I soggetti affetti da questa patologia manifestano infatti una propensione particolare alla colonizzazione da parte di altri tipi di germi (S. aureus, Ps aeruginosa e altri batteri Gram negativi non fermentanti il lattosio). Occasionalmente tuttavia il germe può essere isolato dal cavo orale di bambini nei primi mesi di vita, probabilmente per contaminazione dall’intestino crasso, dove il germe può essere isolato, pur in assenza di qualsiasi tipo di patologia intestinale.

La presenza di Serratia spp per lunghi periodi a livello delle vie aeree in fibrosi cistica non è segnalata e non esiste alcuna documentata associazione fra la presenza del germe nelle secrezioni bronchiali (molto rara) e il decorso clinico della malattia di base.

Dr. Giovanni Taccetti, pediatra infettivologo, Centro FC di FI


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