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30 Novembre 2017

Eradicazione di Stafilococco aureo meticillino-resistente (MRSA) in FC

Autore: Irene
Domanda

Buongiorno, ho 29 anni e il mese scorso per la prima volta mi è stata riscontrata una colonizzazione da MRSA. Sto attualmente seguendo una cura (Linezolid + mupirocina + disinfezione ambiente) per tentare di eradicarlo. Ho da sempre una colonizzazione da Stafilococco aureo normale (MSSA), senza altri patogeni se non sporadicamente. Ho letto molti articoli in questi giorni, anche quelli precedentemente pubblicati in questa sezione del sito FFC, ma rimango con alcuni dubbi. Se, come mi è parso di capire, nella grande maggioranza dei casi ci si trova davanti a casi di semplice MSSA, dal quale si è già colonizzati e che evolve in MRSA, cosa fa pensare che questo si possa eradicare?
Ho già tentato in passato l’eradicazione del normale Stafilococco aureo, anche con 5 mesi di rifampicina, senza successo. Che speranza posso avere ora di riuscire a eradicare la sua versione più forte? Ho sentito alcuni casi di pazienti che risultavano positivi a MRSA in maniera isolata, senza che questo si ripresentasse più in seguito alla terapia. Mi viene da pensare che questi pazienti non fossero già precedentemente colonizzati da Stafilococco, e siano stati solo accidentalmente a contatto con MRSA riuscendo quindi a eradicarlo facilmente. Potreste chiarirmi questi dubbi?

Risposta

A integrazione di quanto presente sul sito della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (1, 2), la recente pubblicazione di alcuni studi sull’eradicazione di MRSA suggerisce delle puntualizzazioni in risposta alle domande ricevute. In passato le esperienze maturate sull’eradicazione di MRSA in FC derivavano principalmente da esperienze aneddotiche su limitata casistica e basate sull’uso di vari protocolli di eradicazione (associazioni di acido fusidico e rifampicina per os, oppure vancomicina per via inalatoria oppure linezolid per os). Dal 2015 a oggi sono comparsi in letteratura internazionale 3 consistenti studi sull’eradicazione di MRSA.

Due di questi (Vallieres 2015 e Kappler 2016. 3, 4), analizzando vari tipi di trattamento e misure di igiene personale, hanno effettivamente confermato, su più consistente casistica, la possibilità di eradicare MRSA nelle fasi iniziali dell’infezione. I limiti di tali studi sono tuttavia metodologici, poiché le conclusioni si basano solo su un’analisi retrospettiva del trattamento eseguito e non su una valutazione prospettica dei risultati dopo distribuzione casuale (random) dei pazienti a diverse modalità di trattamento (ad es. terapia antibiotica e igiene personale nei confronti della sola osservazione).

Ancor più recentemente è stato pubblicato un terzo trial (Muhlebach et al, 5) che, su casistica statunitense, ha dimostrato la possibilità di trattare con successo MRSA nelle fasi iniziali dell’infezione. Tale studio, condotto secondo quelle che sono oggi considerate le migliori metodiche (studio randomizzato), ha comparato un gruppo di pazienti in trattamento con co-trimossazolo e rifampicina per os per 14 giorni (associati a 5 giorni di mupirocina nasale e decontaminazione ambientale per 21 giorni) ad un gruppo di soggetti non trattati. Lo studio si è concluso con la dimostrazione di un’efficacia microbiologica (scomparsa del batterio) del 54% nel gruppo di soggetti trattati rispetto al 10% nei soggetti non trattati.

I risultati dello studio di Muhlebach concordano con i risultati recentemente ottenuti da un trial multicentrico randomizzato italiano finanziato dalla Fondazione Ricerca FC (6). In questo studio è stata evidenziata una differenza del 25% nell’eradicazione dell’infezione iniziale da MRSA a favore del gruppo di pazienti trattati con antibiotici per os (21 giorni di co-trimossazolo e rifampicina per os e 5 giorni di mupirocina nasale) rispetto al gruppo di soggetti con sola osservazione.

L’insieme delle precedenti osservazioni e i risultati degli studi randomizzati confermano l’efficacia della strategia eradicante nelle fasi iniziali dell’infezione da MRSA in pazienti FC. In accordo con precedenti esperienze, è stato osservato che in alcuni casi la colonizzazione da MRSA può essere un fenomeno transitorio.
Non sempre è vero il concetto che un semplice S. aureus (MSSA) evolve in MRSA. L’ipotesi di un contatto accidentale con MRSA non può essere aprioristicamente esclusa, poiché è ben noto che alcuni ceppi di MRSA possono essere presenti in comunità e in questo contesto possono infettare i pazienti.
Nel caso oggetto della domanda, il suggerimento di utilizzare Linezolid è probabilmente legato alla suscettibilità agli antibiotici di MRSA, che può variare nei diversi ceppi batterici. Benché l’insieme degli studi non sia in grado di dimostrare quale sia la strategia ottimale per eradicare MRSA (in termini di farmaci da utilizzare e misure igieniche da adottare), la scelta di trattare tempestivamente l’infezione appare complessivamente saggia e in accordo con le più recenti esperienze.

Bibliografia
1. Come e quando verificare l’efficacia di in trattamento eradicante di MRSA, 14/02/17
2. Stafilococco meticillino-resistente (MRSA) in FC: situazione attuale e prospettive per nuove strategie di trattamento, 12/05/15
3. Vallières E, Rendall JC, Moore JE, McCaughan J, Hoeritzauer AI, Tunney MM, Elborn JS, Downey DG. MRSA eradication of newly acquired lower respiratory tract infection in cystic fibrosis. ERJ Open Res. 2016 15;2(1).
4. Kappler M, Nagel F, Feilcke M, Kröner C, Pawlita I, Naehrig S, Ripper J, Hengst M, von Both U, Forstner M, Hector A, Griese M. Eradication of methicillin resistant Staphylococcus aureus detected for the first time in cystic fibrosis: A single center observational study. Pediatr Pulmonol. 2016;51:1010-1019.
5. Muhlebach MS, Beckett V, Popowitch E, Miller MB, Baines A, Mayer-Hamblett N,
Zemanick ET, Hoover WC, VanDalfsen JM, Campbell P, Goss CH; STAR-too study team.
Microbiological efficacy of early MRSA treatment in cystic fibrosis in a randomised controlled trial. Thorax. 2017;72:318-326.
6. Taccetti G. et al. Risultato Progetto: FFC#20/2012. Eradicazione dell’infezione precoce da Staphylococus aureus meticillino-resistente (MRSA) in fibrosi cistica: uno studio randomizzato multicentrico
7. Campana S. Progetto: FFC#11/2009. Impatto dell’infezione persistente da Staphylococcus aureus meticillino-resistente di acquisizione comunitaria (CA-MRSA) e di acquisizione ospedaliera (HA-MRSA) sullo stato clinico dei pazienti con fibrosi cistica: uno studio multicentrico longitudinale
8. Campana S. Risultato Progetto: FFC#12/2006. Stafilococco aureo multiresistente (MRSA) acquisito in comunità o in ospedale da pazienti affetti di fibrosi cistica: studio multicentrico su suscettibilità antibiotica, epidemiologia, storia e rilevanza clinica.
9. Macfarlane M, Leavy A, McCaughan J, Fair R, Reid AJM. Successful decolonization of methicillin-resistant Staphylococcus aureus in paediatric patients with cystic fibrosis (CF) using a three-step protocol. J Hosp Infect. 2007;65:231–236.
10. Solis A, Brown D, Hughes J, Van Saene HK, Heaf DP. Methicillin resistant Staphylococcus aureus in children with cystic fibrosis: an eradication protocol. Pediatr Pulmonol 2003;36:189–195.
11. Lo DK, Hurley MN, Muhlebach MS, Smyth AR. Interventions for the eradication of meticillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA) in people with cystic fibrosis. Cochrane Database Syst Rev. 2015 Feb 24;(2):CD009650.
12. Taccetti G, Neri AS, Festini F, Galici V, Cocchi P, Campana S. Methicillin resistant Staphylococcus aureus in cystic fibrosis. Pediatr Pulmonol. 2008 ;43:309
13. Taccetti G, Cocchi P, Festini F, Braccini G, Trevisan F, Ravenni N, Braggion C, Campana S. Staphylococcus aureus meticillino-resistente comunitario e nosocomiale in fibrosi cistica: uno studio di epidemiologia molecolare. medicoebambino.com.

Giovanni Taccetti, Silvia Campana, Daniela Dolce - Centro Regionale Toscano Fibrosi Cistica AOU Meyer, Firenze


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