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4 Luglio 2008

Mal di testa e abbassamento di ossigeno nel sangue

Autore: Roberta
Domanda

Sono affetta da FC dalla nascita, ho 41 anni vissuti fino ad un mese fa in ottime condizioni fisiche. Ho iniziato ad avere mal di testa notturni e ho scoperto l’abbassamento della saturazione. Posso recuperare il polmone essendo io soggetta a niente catarro ma a restringimento del polmone?

Risposta

Se la diagnosi di fibrosi cistica in questo caso è corretta, dobbiamo dire che si tratta di una forma ad espressione clinica lieve-moderata. Stando a quanto ci viene riferito, è da ritenersi del tutto inconsueta la mancanza di “catarro”, cioè di secrezioni bronchiali in eccesso: la broncopneumopatia FC interessa infatti primariamente le vie respiratorie, con infezione, infiammazione e aumento di secrezione bronchiale, e secondariamente le strutture polmonari vere e proprie. Tuttavia esistono anche forme in cui la componente catarrale è poco riconoscibile, mentre l’infiammazione polmonare lavora subdolamente e progressivamente. Ciò che avviene a livello dei tessuti polmonari è sia la progressiva riduzione degli spazi alveolari sia la loro sostituzione con tessuto fibroso-cicatriziale. Si parla di “fibrosi polmonare” Questo comporta una riduzione degli scambi gassosi tra l’aria contenuta negli alveoli e il sangue: il primo segno di tale condizione è la riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue, che può venir misurata con la “saturimetria” cutanea (misura il livello di combinazione dell’ossigeno con l’emoglobina dei globuli rossi): in tal senso la domanda riferisce di un “abbassamento della saturazione”. La cefalea notturna, ma spesso anche diurna, accanto a più facile stancabilità e svogliatezza, può essere un sintomo di questa carenza di ossigeno nel sangue. Se così stanno le cose il recupero auspicato di polmone, cioè di funzione polmonare, è cosa difficile da ottenere, perché si sarebbe di fronte ad un processo cronico di perdita di tessuto polmonare funzionante. Si può però frenare il danno controllando le infezioni polmonari o ridurre l’infiammazione polmonare con farmaci antinfiammatori. Si può attivare funzioni di compenso attraverso la ginnastica respiratoria e l’esercizio fisico. Condizioni di desaturazione che disturbano il sonno e la vita quotidiana possono richiedere, anche transitoriamente (se la desaturazione è legata ad una esacerbazione respiratoria da infezione polmonare), la supplementazione con ossigeno, particolarmente nel sonno.

G.M.


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