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7 Novembre 2012

pH e osmolarità delle soluzioni per terapie aerosoliche

Autore: Nicola
Argomenti: Aerosol
Domanda

Buongiorno, come noto, i pazienti FC devo assumere per via inalatoria vari farmaci (sodio cloruro, antibiotici, Dnase, adrenalina etc..) alcuni dei quali in formule non specifiche per la nebulizzazione, in quanto commercializzati per altri usi. Desideravo sapere quale PH deve avere indicativamente una soluzione da nebulizzare per essere il più confacente possibile all’ambiente polmonare ed evitare irritazione bronchiale e bronco-spasmo. E se oltre al PH può incidere anche l’osmolarità della soluzione. Vi ringrazio

Risposta

Il pH è un parametro che definisce la concentrazione di ioni idrogeno (H+) di una soluzione: il valore varia da 1 a 14; pH 7 equivale a soluzione neutra; valori al di sotto di 7 corrispondono a soluzione più o meno acida; valori oltre il 7 definiscono la soluzione più o meno basica (o alcalina). Nel sangue il pH oscilla tra 7,35 e 7,45 (quindi un pH lievemente alcalino): valori sopra e sotto questi limiti costituiscono condizione di pericolo. I tessuti dei vari organi si aggiustano tutti intorno a questi livelli.

L’osmolarità è un parametro che definisce la concentrazione di molecole in una determinata soluzione ed è espresso in millimole (mMol) per litro. L’osmolarità del sangue e di tutti i liquidi dell’organismo, sia extracellulari che intracellulari si aggira intorno a 300 mMol per litro.

Le soluzioni di farmaci per aerosol tendono a rispettare più o meno il pH e l’osmolarità dei liquidi organici. Deviazioni da questi valori creano condizioni irritative nei confronti della mucosa delle vie aeree. I preparati farmaceutici per uso aerosolico sono preparati cercando di aggiustare pH e osmolarità più o meno vicini alle condizioni dell’organismo. Vi sono però soluzioni aerosoliche, come la soluzione salina ipertonica (in genere soluzione di cloruro di sodio di 6-7 grammi per 100 cc) che intendono sfruttare proprio l’elevata osmolarità (la soluzione cosiddetta “fisiologica”, vicina quindi all’osmolarità dell’organismo, ha una concentrazione di cloruro di sodio di 0,9 grammi per 100 cc) per catturare acqua alla superficie bronchiale: in realtà queste soluzioni sono irritanti e bisogna ricorrere a farmaci broncodilatatori o ad acido ialuronico per contenere tali effetti.

G.M.


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