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20 Giugno 2017

Potenziali nasali e corrente intestinale nelle diagnosi di FC incerte

Autore: Maria
Domanda

In presenza di una mutazione certa e una sconosciuta, due test del sudore francamente negativi ma sintomi polmonari consistenti, mi sono sottoposta al test dei potenziali nasali e a quello della corrente intestinale al centro di Verona. Entrambi i test hanno dato esito negativo. Ancora non si può dire che la FC non ci sia? Pare che nelle forme atipiche questi test valgano poco?

Risposta

Un piccolo ma oggi crescente numero di soggetti viene all’osservazione dei medici perché presenta sintomi che suggeriscono la malattia FC, però hanno test del sudore con valori borderline o addirittura negativi e meno di due mutazioni CFTR nel genotipo. La diagnosi di FC a quel punto è incerta, eppure sarebbe importante confermarla o escluderla, per le implicazioni generali che questo comporta.

Possono essere d’aiuto due indagini ulteriori basate sulla determinazione di alcuni parametri elettrici. Il test dei potenziali nasali (test NPD = nasal potential difference) misura la differenza di potenziale, a livello di mucosa nasale: tale potenziale dipende in buona parte dalla capacità di trasporto di elettroliti attraverso la mucosa (secrezione di cloro e riassorbimento di sodio) e questa è legata in buona misura alla funzionalità della proteina CFTR. La corrente di corto circuito intestinale (test ICM) è pure una misura elettrica che si attua su piccola biopsia di mucosa rettale: la corrente elettrica che passa attraverso la mucosa intestinale è dipendente in buona parte dalla funzionalità della proteina CFTR.

In questa domanda, il test del sudore, il test NPD e il test ICM concordano e sono negativi, ma sembra di capire che i curanti non siano ancora sicuri di poter, in base a questi dati, escludere la FC, in presenza di “sintomi polmonari consistenti”. Dobbiamo ipotizzare che probabilmente il quadro clinico e la seconda mutazione sconosciuta abbiano un peso particolare, che li orienta a lasciare aperto il dubbio e, mancando di un quadro complessivo, non ci sentiamo di esprimere una valutazione. Oggi, sia il test NPD che il test ICM sono stati standardizzati e validati per l’impiego clinico. È vero però che il loro potere diagnostico è limitato da un ampio spettro di distribuzione di valori, per cui i limiti del range di valori negativi non sono nettissimi e non è sul loro risultato che si può fondare l’esclusione di una diagnosi di FC (1, 2).

Piuttosto ci sembra che in questo caso andrebbe valutata come importante, ai fini di allontanare il dubbio della FC, la concordanza in senso negativo di tutti e tre i test: test del sudore, NPD e ICM. Ma anche rispetto a questa osservazione, i curanti che hanno davanti i risultati dei tre test nei dettagli sono in grado di valutare meglio di noi. Ci permettiamo solo di osservare che una malattia polmonare, anche con sintomi importanti, può avere cause diverse dalla fibrosi cistica.

Segnaliamo infine che in alcuni laboratori in cui si applicano tecniche di genetica molecolare molto sofisticate è possibile oggi prelevare attraverso brushing (spazzolamento) le cellule dell’epitelio nasale e analizzare su queste l’effetto di mutazioni sconosciute, misurando la ridotta produzione o localizzazione anomala di CFTR nella cellula o il cattivo funzionamento del canale CFTR. Questa indagine (oggi eseguibile solo in ambito di ricerca) potrebbe dare informazioni supplementari sulla mutazione sconosciuta che sarebbe in gioco in questo caso (3), anche se ci permettiamo di osservare che, di fronte alla normalità dei test eseguiti (e soprattutto due test del sudore), non è detto che vi sia una seconda mutazione CFTR e che quella che viene indicata come mutazione sconosciuta potrebbe essere ragionevolmente una sequenza normale del gene CFTR.

1) Test aggiuntivi per diagnosi dubbie di FC: confronto fra test NPD e test ICM per la migliore capacità discriminante, 17/11/2014
2) L’indagine genetica estesa e il test dei potenziali nasali possono aiutare la diagnosi nelle forme atipiche di FC?,17/02/2014
3) Cellule epiteliali nasali: un nuovo approccio per la diagnosi di fibrosi cistica e delle forme atipiche

G. Borgo


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