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22 Luglio 2014

Rapporto tra fibrosi cistica e anomalie di produzione dello sperma

Autore: Maria
Domanda

Gentilissimi, approfitto della Vs. disponibilità ed estrema chiarezza per esporre il mio dubbio. Mio marito (36 anni) soffre di ipoposia (il volume di sperma va da 0,2 a 0,7 ml) oltre che di una severa oligoastenoteratozoospermia (concentrazione: 40 milioni/ml; N° totale: 14 milioni/eiaculato) e tutto questo ci impedisce di realizzare il sogno di una gravidanza. Dall’ecografia didimo-epididimaria risulta che i vasi deferenti hanno ecotessitura normoecogena, ecostruttura disomogenea, ed il vaso deferente dx ha un andamento tortuoso. Data la presenza di spermatozoi e vasi deferenti, possiamo escludere la presenza di una forma di fibrosi cistica o è il caso di proseguire con il test per fibrosi cistica per mio marito (io presento la condizione di omozigote 7T/7T per il polimorfismo IVS8 poly-T) in vista della PMA?

 

Risposta

La presenza di vasi deferenti e di spermatozoi nel liquido seminale rende altamente improbabile il sospetto di una forma “classica” di fibrosi cistica, che è caratterizzata dalla combinazione di malattia polmonare e insufficienza pancreatica. In questa forma le alterazioni dell’apparato riproduttivo maschile sono presenti verosimilmente nel 98% dei soggetti e hanno quadro tipico di malformazione importante dei dotti deferenti con assenza di spermatozoi. Nella ristretta percentuale di soggetti FC fertili le mutazioni genetiche in causa determinano forme “atipiche” di malattia perché permettono la sintesi di una quota normale di proteina CFTR; questo protegge dal danno i dotti deferenti, altrimenti estremamente sensibili al difetto di CFTR e precocemente occlusi, e anche dalla comparsa degli altri sintomi, che sono presenti in maniera sfumata (spesso il pancreas funziona e i sintomi polmonari sono modesti). Si può vedere a questo proposito una risposta recente (1). In realtà, se finora non sono emerse altre cause dell’oligospermia (pochi spermatozoi) e dell’ipoposia (scarso volume di sperma), ci sembra che l’indagine genetica approfondita, con ricerca di mutazioni rare e ricerca delle varianti del complesso Poli-T e TG, vada fatta perché ricerche più recenti (2) sembrano indicare che gene e proteina CFTR possono essere coinvolti anche nel meccanismo della spermatogenesi (= produzione di spermatozoi), al punto che anche modeste diminuzioni di proteina CFTR influenzerebbero la maturazione e il numero degli spermatozoi, ma anche la qualità degli spermatozoi stessi e della loro funzionalità (nella domanda si parla di oligoastenoteratozoospermia). In questi casi il genotipo è composto da una sola mutazione CFTR accompagnata da qualche variante d’incerto significato, oppure dalla variante 5T insieme a TG uguale o maggiore di 12. Il quadro è quello di infertilità secretoria, oppure di grave oligospermia, senza che vi sia alcuna implicazione di malattia fibrosi cistica e del quadro generalizzato dei suoi sintomi. E’ importante tener presente questo fatto (e cioè la mancanza di implicazioni con la malattia fibrosi cistica) soprattutto ai fini della valutazione del rischio della coppia di avere un bambino con FC; a questo riguardo si può anche aggiungere che, poiché la moglie ha fatto il test genetico e questo ha dato risultati rassicuranti (assenza di mutazioni CFTR, presenza di 7T/7T cioè varianti del tutto benigne del complesso Poli-T), qualunque sia il risultato del test genetico nel marito, il rischio per la coppia di avere un bambino con fibrosi cistica (tipica o atipica) si potrebbe valutare come molto basso. In ogni caso è opportuna una consulenza genetica sul tema specifico.

1) www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/L’infertilita-maschile-in-FC-e-legata-a-particolari-mutazioni-CFTR, 06/03/2014
2) www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/Infertilita-maschile-da-oligospermia-non-e-tipica-di-FC-ma-potrebbe-essere-legata-a-polimorfismi-poly-T-e-TG-associati-a-una-eventuale-mutazione-lieve-non-identificata-in-uno-screening-di-1-livello, 18/03/2014.

G. Borgo


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