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10 Agosto 2017

Una rara mutazione CFTR di splicing di probabile origine asiatica: c.164+12T>C

Autore: Federico
Domanda

Buongiorno, vorrei cortesemente chiedere un parere. Da un’analisi di 2° livello mi è stata riscontrata la mutazione c.164+1T>C, nota anche come 296+12T>C. Vorrei sapere di cosa si tratta. Inoltre, mi è stata riscontrata anche la variante 5T–11TG. Grazie.

Risposta

È possibile che c.164+12T>C sia una mutazione del gene CFTR appartenente al gruppo delle mutazioni che alterano il meccanismo di splicing, ma non abbiamo informazioni sufficienti. Quelle poche trovate sono fornite dai ricercatori che hanno segnalato c.164+12T>C al database genet.sickkids.on.ca nel lontano 1993. Era presente in doppia copia in un soggetto affetto da fibrosi cistica in forma classica (genotipo c.164+12T>C/c.164+12T>C), figlio di genitori consanguinei di origine pachistana, portatori sani entrambi di c.164+12T>C. Non abbiamo trovato nessun’altra notizia nella letteratura scientifica.
Chi scrive ha c.164+12T>C nel genotipo e oltre a questa ha la variante 5T-11TG. Bisognerebbe sapere se la variante 5T-11 TG è in cis o in trans rispetto alla probabile mutazione, cioè se si trova sullo stesso cromosoma 7 in cui c’è c.164+12T>C (quindi in cis), oppure se si trova sull’altro cromosoma 7 (quindi in trans). In realtà, la variante 5T-11TG può comportarsi come mutazione CFTR di tipo mild se si trova in posizione trans rispetto alla posizione di una sicura mutazione CFTR: tale comportamento è riscontrabile, ad esempio, in casi di infertilità maschile (da azoospermia ostruttiva), considerata una patologia correlata a CFTR, in cui peraltro, accanto all’infertilità potrebbero esserci altri sintomi meritevoli di attenzione e approfondimento.

Viene chiesto un parere, probabilmente sulla possibilità che la mutazione in causa e la sua combinazione con la variante 5T-11TG diano sintomi correlati alla fibrosi cistica. Ma non possiamo rispondere perché, quando le informazioni sulla singola mutazione sono così scarse (e incomplete circa la combinazione con la variante), il parere si può dare solo conoscendo il quadro clinico e gli eventuali sintomi che il soggetto presenta e che lo hanno portato a fare l’indagine genetica. In altri termini, sul solo risultato del test genetico non si possono dare pareri. Il test genetico va interpretato in base all’eventuale presenza di sintomi correlati alla fibrosi cistica. Se i sintomi ci sono, sono questi sintomi a indicare che il genotipo in questione si comporta come causa di malattia, che c.164+12T>C è vera mutazione del gene CFTR e che la variante 5T-11TG è presente in trans sull’altro cromosoma e agisce come seconda mutazione. Se i sintomi non ci sono, i dubbi sul significato del test rimangono.

La questione è complessa e il nostro suggerimento è di consultare un medico esperto di fibrosi cistica che valuti il quadro clinico insieme al risultato del test genetico.

G. Borgo


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