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1 Febbraio 2017

Test del sudore con risultato borderline in bambino di 3 mesi reduce da una bronchiolite

Autore: Paola
Argomenti: Diagnosi FC, Test sudore
Domanda

Buonasera, sono mamma di un bimbo di 3 mesi che dall’età di 17 giorni ha avuto raffreddore costante (a detta della pediatra, più volte interpellata, a causa della sorella grande che frequenta il nido). Il 31 dicembre abbiamo iniziato a entrare e uscire da ospedali per una bronchiolite da virus sinciziale. Dopo 10 giorni di ricovero il bambino appariva, a mio giudizio, tale e quale a prima. Portato da uno pneumologo, ne ha nuovamente disposto il ricovero. Tra i vari accertamenti hanno previsto anche un test del sudore, effettuato giovedì scorso, che ha dato come risultato 44. Pertanto ce lo faranno ripetere lunedì p.v. Lo pneumologo mi ha detto che il valore borderline può essere stato determinato dal fatto che il test è stato effettuato sul bambino non ancora guarito del tutto dagli strascichi della bronchiolite. Può essere? Lo stesso dottore mi ha citato come valore limite di normalità 40, mentre leggevo sul vostro sito che per i lattanti sotto i 6 mesi è 30. Ha senso ripetere il test dopo soli 10 giorni? Può il risultato cambiare di così tanti punti e in così poco tempo? Da cosa può dipendere un risultato diverso? Infine, sapreste consigliarmi uno specialista in FC in provincia di Torino? Grazie, cordiali saluti.

Risposta

Intanto si dovrebbe conoscere con quale metodo è stato fatto il test del sudore e su che quantità di sudore si è fatta la determinazione degli elettroliti. Nel caso si trattasse del metodo conduttivimetrico, il valore di 44 (44 mMol/L NaCl) rientrerebbe nella fascia di normalità. Se invece è stato fatto correttamente con il metodo classico, detto di Gibson e Cooke, il valore di 44 (44 mEq/L Cloro) è un valore compreso nella fascia detta borderline, cioè quella dei valori incerti, che in effetti sotto i 6 mesi di età sta tra i 30 e i 50 mEq/L di cloro. Questi valori borderline possono non essere espressione di malattia, ma possono ritrovarsi non raramente in alcune forme di fibrosi cistica.

Non vi è ragione di pensare che il risultato di questo test sia influenzato dagli strascichi di una bronchiolite. In questo caso è stato corretto sospettare anche la fibrosi cistica, stante la protratta storia respiratoria del bimbo. È corretto ripetere sempre il test del sudore in caso di valori borderline, non tanto perché questi possano modificarsi sostanzialmente nel giro di pochi giorni, quanto perché il test del sudore, come abbiamo spesso scritto su questo sito, è un esame assai delicato, che può incontrare parecchie cause di errore. Si suggerisce di chiedere una consultazione, con ripetizione del test del sudore (fatto in doppio e su almeno 75 mg di sudore per ciascun prelievo), presso un centro specializzato per la fibrosi cistica. A Torino il centro regionale di riferimento per la fibrosi cistica si trova presso l’ospedale pediatrico in Piazza Polonia (responsabile dr.ssa Bignamini).

Ricordiamo anche che in Piemonte, come in quasi tutte le regioni italiane, si attua a tutti i neonati lo screening neonatale per la fibrosi cistica, un esame che permette di diagnosticare precocemente la malattia: il Centro Regionale di Torino potrà dare informazioni in proposito anche sul caso della domanda.

G. M.


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