Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Animali domestici e rischio di contrarre germi patogeni

7 Dicembre 2006

Animali domestici e rischio di contrarre germi patogeni

Autore: Stefano
Domanda

Abbiamo un bambino di 8 anni con FC, il quale, grazie anche a tutte le cure e le indicazioni fornite dal nostro centro di cura, possiamo dire stia davvero bene e conduce una vita normale ed attivissima. Egli ha una grandisima passione per gli animali, i cani in particolare. Ferma restando l’applicazione di tutte le giuste norme igieniche, da rispettare nel caso di un rapporto bambino – cane, esistono rischi particolari di trasmissione di patogeni (tipo Pseudomonas o altro), a cui il bambino possa andare in contro ? Ci sono famiglie con bambini FC in buone condizioni in cui i contatti con il cane sono frequenti ? Vorremmo infatti capire realmente quale potrebbe essere il rischio sia nel caso decidessimo di avere un cane, sia nel caso il bambino stesse con il cane solo saltuariamente.

Risposta

Un importante obiettivo delle cure alle persone con FC è quello di prevenire il loro contatto con microrganismi noti per essere patogeni delle vie respiratorie, come ad esempio P.aeruginosa o B.cepacia complex ed altri. Negli studi sin qui condotti, gli animali domestici, come i cani e i gatti, non sono mai stati associati alla trasmissione di questi batteri alle persone con FC e le raccomandazioni cliniche esistenti non suggeriscono di privare le persone FC della loro compagnia, a meno che tali persone non siano allergiche al loro pelo.

E’ noto però che i patogeni respiratori rilevanti per le persone FC hanno i loro serbatoi ambientali prevalentemente nelle acque dolci stagnanti, nel terreno umido, nei vegetali in putrefazione, nei rifiuti, oltre ad alcuni serbatoi tipicamente ospedalieri. La prudenza può quindi suggerire di evitare il contatto del bambino FC con animali da compagnia che vivono prevalentemente all’aperto o in zone agricole o in giardini e campi; questi animali possono infatti verosimilmente sporcarsi con terra, rifiuti, foglie morte, pozzanghere ecc.

Scegliere come compagnia un gatto di casa o un cagnolino da appartamento che escono raramente da casa potrebbe essere una scelta prudenziale che soddisfa al contempo il desiderio di un animale da compagnia e l’esigenza di ridurre il rischio di contatti con i patogeni.

Sempre con riferimento agli animali domestici, è invece sconsigliato di tenere piccoli animali, quali anfibi, pesci o piccoli rettili, dato che per il loro mantenimento sono necessarie piccole riserve di acqua dolce stagnante ed inevitabilmente non pulita.

Prof. Filippo Festini

Facoltà di Scienze Infermieristiche, Università di Firenze

Centro Fibrosi Cistica della Toscana, Firenze

Nota redazionale. Un recente studio giapponese ha dimostrato che cani e gatti che vivono fuori dell’ambiente domestico sono portatori nel pelo e nelle zampe di una maggior quantità e varietà di germi rispetto agli animali che vivono nell’ambiente domestico. In particolare, Pseudomonas aeruginosa ed altri patogeni erano presenti solo in alcuni degli animali che vivevano fuori casa. Questo studio ha anche valutato come efficace nel prevenire la trasmissione di patogeni l’impiego di detersivi domestici e di spray deodoranti contenenti agenti antibatterici nei cani e nei gatti.

Buma R, et al. Pathogenic bacteria carried by companion animals and their susceptibility to antibacterial agents. Biocontrol Sci. 2006;11:1-9

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora