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4 Giugno 2007

Aspergillus ed altro: sterilizzare l’aria di casa?

Autore: Maria
Domanda

Sono una ragazza affetta da fibrosi cistica e ho avuto infezioni da Aspergillo. Mi chiedo se sia utile acquistare uno sterilizzatore d’aria da tenere in camera. Può essere una buona idea per eliminare, almeno in casa, virus, batteri e muffe…almeno per tentare! Aspetto una risposta grazie

Risposta

L’isolamento di specie di Aspergillus (prevalentemente A. fumigatus) nelle secrezioni bronchiali di pazienti affetti da FC è un evento abbastanza frequente. Le spore di A. fumigatus sono ubiquitarie e mostrano una particolare predisposizione a colonizzare le vie aeree dei fibrocistici. Ciò è dovuto a due motivi fondamentali:

– le dimensioni delle spore (diametro di 2-7 micron, l’ideale cioè per essere inalate e penetrare nelle vie aeree)

– fattori locali a livello del polmone, principalmente rappresentati da un’alterazione della struttura dell’albero bronchiale (cisti, cavità e presenza di bronchiectasie, cioè le dilatazioni bronchiali che costituiscono uno degli aspetti più caratteristici della malattia di base).

L’inalazione di spore di Aspergillus è quindi un’evenienza frequente, ma lo sviluppo di malattia in causa dell’Aspergillo è raro. Nella maggior parte dei casi le infezioni invasive si verificano in soggetti non affetti da FC (pazienti con immunodeficienza oppure pazienti in terapia con immunosoppressori). Nel 10% circa dei fibrocistici si verifica una particolare reazione allergica a A. fumigatus (nota con l’acronimo ABPA, cioè aspergillosi broncopolmonare allergica), il cui quadro clinico è caratterizzato da episodi di bronco-ostruzione con infiltrati polmonari radiograficamente documentabili, cutipositività a allergeni del fungo e elevati livelli serici di IgE totali e specifiche. Spesso il quadro clinico dell’ABPA si sovrappone a quello della malattia di base, pertanto la diagnosi di questa complicanza può non essere semplice. Raramente le ife del fungo tendono a riempire le cavità polmonari formando una lesione nota come aspergilloma (1). Si vedano su questo tema altri documenti in questo sito: in “Domande e risposte” Aspergillosi broncopolmonare allergica in fibrosi cistica (09.10.06); Aspergillosi invasiva e fibrosi cistica (16.11.06); in “Commenti di esperti” Aspergillosi broncopolmonare allergica.

Dall’analisi della letteratura medica non esistono attualmente studi convincenti nella fibrosi cistica sull’efficacia di sterilizzatori d’aria da collocare in camera per eliminare virus, batteri e muffe (2-7). Inoltre, non conosciamo il luogo e il momento esatto della colonizzazione: i principali patogeni sono ubiquitari, pertanto non è ipotizzabile che l’incontro con i microrganismi avvenga solo e esclusivamente in ambito domestico (2-7).

Per quanto umanamente comprensibile, non è consigliabile procedere per tentativi empirici nell’intento di cercare di prevenire e controllare le infezioni respiratorie in FC in ambito domestico. Le conoscenze mediche in questo campo inoltre sono ancora parziali. Se pochi sono gli studi di buon disegno che indagano sulle misure di prevenzione delle infezioni da patogeni respiratori in FC, ancor meno sono le indicazioni che da essi possono essere ricavate e applicate in ambito domestico (2-7). In alcuni casi le indicazioni devono essere ricercate al di fuori dell’ambito FC, in lavori e Linee Guida riguardanti la prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie.

In molti casi le raccomandazioni che si possono dare non potranno che essere precauzionali, e la loro efficacia può essere non completamente dimostrata (2). Riguardo alle precauzioni da usare in ambito domestico, tutte le superfici dovrebbero essere tenute pulite detergendo con regolarità e pulendo prontamente le macchie, ad esempio le macchie di “muffa” negli angoli di ambienti umidi.

Attenzione dovrebbe essere rivolta ad alcune superfici esposte al tatto/tocco (pomelli della porta, interruttori della luce, superfici intorno ai gabinetti, etc) (7).

Una particolare attenzione e sorveglianza dovrebbe essere mantenuta per Aspergillus durante le attività di costruzione, rinnovo, riparazione/demolizione, e giardinaggio, tipicamente associate a propagazione di spore (3,7).

Con tanta incertezza sui consigli che si possono dare per evitare i contatti con microrganismi in ambito domestico non rimane che rafforzare le seguenti indicazioni, nell’intento di ridurre la possibilità di colonizzazione:

  • Gestire tutti i dispositivi di terapia respiratoria usati a domicilio secondo gli stessi principi usati in ospedale (3).
  • Rimuovere secrezioni respiratorie da oggetti riutilizzabili che vengano a contatto con le mucose e procedere a disinfezione (come, ad esempio, bollire in acqua per 5 minuti oppure immersione in varechina domestica per 3 minuti oppure passare in lavastoviglie per 30 minuti con temperatura a 70° C oppure in microonde per 5 minuti) (3).
  • Lavarsi frequentemente le mani nella vita di tutti i giorni, pulire quotidianamente il proprio ambiente domestico, disinfettare settimanalmente gli idrosanitari e i sifoni con candeggina, lasciar scorrere l’acqua del rubinetto e della doccia prima di utilizzarli, chiudere il coperchio del WC prima di azionare lo scarico (5).

Oltre a tali consigli, va ricordato di provvedere per tempo alla vaccinazione anti-influenzale e di frequentare con regolarità il proprio centro FC, eseguendo periodiche colture microbiologiche dalle secrezioni bronchiali per intercettare tempestivamente i patogeni e procedere all’eventuale trattamento eradicante sul paziente (3).

1. Stevens DA, Moss RB, Kurup VP, Knutsen AP, Greenberger P, Judson MA, Denning DW, Crameri R, Brody AS, Light M, Skov M, Maish W, Mastella G.

Allergic bronchopulmonary aspergillosis in cystic fibrosis–state of the art: Cystic Fibrosis Foundation Consensus Conference.

Clin Infect Dis. 2003 Oct 1;37 Suppl 3:S225-64.

2. Buzzetti R, Braggion C, Festini F, Mastella G, Salvatore D, Taccetti G. Controllo e prevenzione delle infezioni respiratorie nel paziente affetto da fibrosi cistica. Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi cistica. 2005, Verona.

3. Saiman L, Siegel J. Infection control recommandations for patients with cystic fibrosis: microbiology, important pathogens and infection control practices to prevent patient-to-patient transmission. Am J Infect Control 2003; 31 (3): S1-S62)

4. Cystic Fibrosis Trust Infection Control Group. Pseudomonas aeuginosa infection in people with cystic fibrosis: suggestion for prevention and infection control. Cystic Fibrosis Trust 2001 Bromley

5. Cystic Fibrosis Trust Infection Control Group. A statement on Burkholderia cepacia. Cystic Fibrosis Trust 1999 Bromley

6. Branger B, Ravilly S, Houzard S. Recommandations pour la prevention de l’acquisition e de la transmission des germes respiratoires dans la mucoviscidose. 2004, Paris

7. Sehulster LM, Chinn RYW, Carpenter J, Donlan R Ashford D, Besser F, Fields B, McNeil MM, Whitney C, Wong S, Juranek D, Cleveland J. Guidelines for environmental infection control in health-care facilities: recommendation of CDC and the Healthcare infection control practices advisory committee (HICPAC). American Society for Healthcare Engineering/American Hospital Association. 2004, Chicago IL

Dr Giovanni Taccetti
Centro Regionale Toscano FC, Firenze


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