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10 Maggio 2005

Avere le occhiaie

Autore: anna calderazzo
Argomenti: Sintomi
Domanda

Ho notato che mio figlio da quando so che è malato di FC ha quasi sempre delle occhiaie sotto gli occhi è normale o c’è da preoccuparsi notando però che delle volte sono meno evidenti

grazie

Risposta

E’ importante osservare il colorito generale della pelle del bambino: la pelle si può considerare un organo del nostro corpo che ha, fra le altre funzioni, quella di segnalare con un cambiamento del colore se vi sono disturbi a carico della respirazione o della nutrizione. Se riguardo a questi aspetti la situazione del bambino è buona, si possono fare delle altre valutazioni.

In genere s’intende per “avere le occhiaie” il fatto di presentare un colorito della palpebra inferiore dell’occhio e della zona sottostante più scuro (rossastro, grigio o bluastro) rispetto alla palpebra superiore o agli zigomi o al resto del viso.

Le occhiaie possono essere “costituzionali”: in questi casi il soggetto, bambino o adulto che sia, ha una pelle particolarmente sottile che non nasconde la rete di vasi sanguigni presente in quella zona (si dicono “occhiaie con componente vascolare”) o un particolare accumulo di un pigmento (la melanina) che è quella che conferisce il colore scuro della pelle (le occhiaie si hanno più facilmente nei soggetti di pelle piuttosto scura o comunque non rosea). Se il tratto “occhiaie” ha questa caratteristica costituzionale, va trattato (negli adulti) con prodotti cosmetici che nutrano e idratino la pelle, e in particolare la pelle sottostante l’occhio, che è meglio proteggere, anche con l’uso d’occhiali protettivi, soprattutto in condizioni d’esposizione a fattori irritanti (ad esempio temperature molto basse, molto sole).

Per conoscenza cito il fatto che quando il disturbo estetico è particolarmente marcato, in casi molto selezionati nell’adulto, alcuni dermatologi ricorrono alla terapia locale con laser (che è un apparecchio che emette impulsi di luce con una particolare lunghezza d’onda).

Anche un occhio affaticato dal tentativo di correggere un disturbo della vista non diagnosticato può essere accompagnato da occhiaie: bisogna assicurarsi che sotto quest’aspetto tutto sia a posto (escludere per esempio astigmatismo o miopia).

Un’altra forma di occhiaie può variare di giorno in giorno, aumentando se c’è uno stato generale di stanchezza, insonnia o stress. In questo caso è in gioco il ristagno di sangue venoso o di linfa che può verificarsi in queste circostanze e che determina la colorazione più scura e un certo gonfiore della zona sottopalpebrale, fenomeni transitori che si attenuano marcatamente con il riposo, con un sonno adeguato (la posizione sdraiata favorisce il riassorbimento dei liquidi) e con il superamento delle cause di stress. Il fatto che in questo bambino le occhiaie siano state notate dalla mamma da quando è stata fatta diagnosi di fibrosi cistica suggerisce che egli stia vivendo assieme ai suoi familiari un periodo molto particolare e delicato sul piano psicologico: l’adattamento alla nuova realtà è graduale e può costare molta fatica, sia fisica che psichica. Più improbabilmente può significare alterazione dello stato di salute se il bambino mostra complessivamente di star bene.

Dr Graziella Borgo


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