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14 Maggio 2018

Bronchiectasie con o senza mutazioni CFTR. Il caso delle bronchiectasie disseminate con una mutazione CFTR

Autore: Maria
Domanda

Cambia la prognosi delle bronchiettasie con o senza CFTR alterata? Con con una mutazione o senza mutazioni CFTR? O progressivamente tende a peggiorare in ogni caso?

Risposta

La malattia bronchiectasica, caratterizzata da dilatazioni bronchiali di diverso tipo, isolate o disseminate, può avere cause diverse. Una di queste è la fibrosi cistica, in cui le bronchiectasie sono una caratteristica dominante della sua broncopneumopatia. In questa malattia le bronchiectasie possono presentarsi anche molto precocemente, di solito isolate e inizialmente di tipo cilindrico, almeno in parte reversibili con adeguato trattamento. Nel tempo, prima o poi, possono peggiorare e assumere una tipologia più strutturata come bronchiectasie sacculari o cistiche. Ne è alla base il ristagno tipico delle secrezioni bronchiali, dovuto al difetto della proteina CFTR, con conseguente infezione e infiammazione tendente alla cronicizzazione.

In passato, si sono attribuite a difetto di CFTR malattie respiratorie croniche con bronchiectasie disseminate nell’albero bronchiale, con presenza di almeno una vera mutazione CFTR e assenza apparente di altre manifestazioni tipiche della fibrosi cistica. Queste forme sono state incluse nei CFTR-related disorders (CFTR-RD = disordini correlati con il gene CFTR). In realtà questa collocazione rimane poco chiara e problematica. Ci sono stati casi di persone con una malattia respiratoria cronica, senza apparenti altre manifestazioni della fibrosi cistica, che prima o poi presenta agli esami radiografici bronchiectasie più o meno disseminate, risultate alla fine affette da vera fibrosi cistica.

Va ribadito che perché una malattia respiratoria sia attribuita a difetti del gene CFTR, e quindi della proteina CFTR, occorre che vi siano due vere mutazioni del gene CFTR. L’identificazione in una persona di una sola mutazione CFTR può essere una semplice condizione di portatore sano, casualmente associata a una malattia bronchiectasica di altra origine e natura. A meno che quella mutazione, dopo approfondite indagini genetiche, non risulti associata a una seconda mutazione, lieve e magari rara, che le indagini genetiche di 1° livello non riescono a metter in evidenza, oppure associata a una variante del gene CFTR che in qualche misura rafforza l’effetto patogeno della vera mutazione.

Quindi, il problema in questi casi, se si vuole arrivare a una diagnosi appropriata, è quello di essere certi che vi siano due mutazioni CFTR o una mutazione CFTR combinata con una variante significativa del gene.
Quanto alla prognosi della malattia bronchiectasica in generale, essa dipende certamente dalla causa che vi sta sotto ma molto anche dalla precocità di interventi curativi appropriati e anche dall’aderenza e continuità con cui vengono seguiti, valendosi di periodici controlli presso centri qualificati.

G. M.


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