Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Fibrosi cistica, ipodisplasia renale e ipoacusia coclearie

25 Luglio 2005

Fibrosi cistica, ipodisplasia renale e ipoacusia coclearie

Autore: Varrella Anna
Argomenti: Diagnosi FC
Domanda

Possono coesistere autonomamente le tre patologie su base genetica oppure possono essere l’espressione di una sola entità a base genetica che in qualche modo interferisca sugli scambi ionici Cl Na K? Grazie

Risposta

E’ difficile rispondere a questa domanda, anche per l’assenza di alcune informazioni che sono essenziali per l’inquadramento dei problemi:

– vi è familiarità per disturbi dell’udito o disturbi renali?

– quali le modalità d’insorgenza e l’entità del difetto uditivo? Congenito? Lieve o grave? Stabile o progressivo?

– vi sono altre anomalie o malformazioni? (a carico delle ossa, della pelle, degli occhi, del cuore, della faccia, del collo)

In assenza di queste informazioni, si può ragionare considerando in un primo momento l’ipoacusia cocleare (detta anche neurosensoriale) come elemento principale della diagnosi e cercando le associazioni con questa; ricordiamo che sono note alcune sindromi in cui vi è la presenza del deficit uditivo con una patologia renale: la più conosciuta è la sindrome di Alport (sordità, patologia renale caratterizzata da ematuria), ma vi è anche una sindrome Branchio-Oto-Renale costituita da sordità, displasia renale di vario grado, anomalie del palato e dell’orecchio(1). Qui però si entra nel problema detto sopra della mancanza di altri dettagli clinici.

Ragionando invece sulla fibrosi cistica come elemento principale della diagnosi e speculando sull’associazione di questa con una patologia renale, bisogna dire che, benché reni e apparato genitale abbiano un’origine comune a livello embrionario (dal dotto mesonefrico), assai raramente l’anomalia caratteristica dell’apparato genitale dei maschi FC, conosciuta col nome di Atresia Congenita dei Dotti Deferenti, si accompagna a malformazioni renali. Per questa ragione quando mutazioni del gene CFTR sono state identificate in soggetti con malformazioni genitali e urinarie associate, la loro presenza è stata considerata una coincidenza, e non la causa di entrambe le anomalie. L’ipotesi è che vi siano tessuti e apparati che nel corso del loro sviluppo sono più sensibili di altri nei confronti di una CFTR mutata (scarsa o malfunzionante); l’apparato genitale (i dotti deferenti, le cui secrezioni anomale impedirebbero precocemente il loro sviluppo già nella vita fetale)sarebbe più vulnerabile dell’apparato urinario e si arresterebbe nella sua formazione, cosa che in genere non succede per quanto riguarda l’apparato urinario.

In realtà si conosce poco su che cosa comporti la presenza di una proteina CFTR “mutata” nei confronti della funzionalità renale.

Sebbene la presenza delle mutazioni non sia associata a gravi alterazioni della funzionalità renale, l’escrezione dei farmaci è alterata nel caso di FC, così come la capacità dei reni di concentrare e diluire le urine e eliminare carichi di sale. Non è chiaro se questi cambiamenti siano secondari all’eccessiva perdita di sale con il sudore, o se effettivamente essi rappresentino l’alterazione fondamentale della funzionalità renale provocata dalle mutazioni CFTR (la proteina è normalmente presente anche in alcune strutture renali)(2).

Alcune ricerche indicano che il ruolo della CFTR, e la secrezione di ioni cloro da questa regolata, sembra essere importante nel meccanismo alla base della formazione delle cisti del rene policistico. Così si è visto studiando soggetti che presentavano rene policistico, ma non fibrosi cistica, e rene policistico e fibrosi cistica (due casi)(3).

Un certo supporto all’ipotesi di un qualche nesso a livello di biologia cellulare fra le tre condizioni: fibrosi cistica, sordità e ipodisplasia renale è dato dall’esistenza di una famiglia di geni, detti geni SLC26, responsabili della sintesi di proteine scambiatrici di ioni(4).Fanno parte di questa famiglia una decina di geni: uno è importante per l’attività elettrico-motoria delle cellule della coclea; un altro per lo scambio di ioni cloro e il riassorbimento del sodio da parte delle cellule dei tubuli renali, un altro ancora presiede al movimento dello ione HCO3, secreto anche dalle cellule del pancreas. La cosa interessante è che è stato dimostrato che queste proteine sono attivate dalla proteina CFTR, per cui se la proteina CFTR è difettosa vi è anche una difettosa regolazione di queste altre proteine scambiatrici di ioni, che lavorano a livello di cellule cocleari e renali. Quali possano essere le implicazioni pratiche di queste osservazioni è tutto da scoprire e non sta certo ad indicare un unico meccanismo genetico; ma una certa relazione fra il funzionamento della proteina CFTR, la funzionalità cocleare e la funzionalità renale potrebbe essere possibile.

1) Pirides AM et all “A family with the branchial -oto-renal syndrome: clinical and genetic correlations “. Nephrol Dial Transplant 2002; 17:1014-8

2) Stanton BA “Cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) and renal function “. Wien Klin Wochenschr 1997; 109:457-64

3) Nakanishi K et all ” Role of CFTR in autosomal recessive polycystic kidney disease” . J Am Soc Nephrol 2001; 12: 719-25

4)Mount DB et all “The SLC26 gene family of multifunctional anion exchangers “.

Pflugers Arch 2004; 447:710-21

Dr. Graziella Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora