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4 Marzo 2019

Gli effetti collaterali di Orkambi nei trial clinici controllati e negli studi osservazionali successivi

Autore: Giuseppe
Domanda

Salve, vorrei sapere delle esperienze riguardo Orkambi. Quali effetti collaterali più gravi si sono riscontrati? Una volta assunto il farmaco si vede subito qualche problema? Oppure dopo quanto? Cosa non si può fare nella vita normale prendendo Orkambi? Per esempio bere qualche birra o altro?

Risposta

Se consideriamo il trial clinico di fase III (24 settimane) e il suo prolungamento in aperto fino a un totale di 96 settimane, l’effetto collaterale più comune è stato il senso di costrizione al torace: questo insorgeva nelle prime due settimane di terapia ed era di lieve entità, poichè scompariva con l’inalazione ripetuta per qualche giorno di un broncodilatatore (1). Per questo effetto collaterale hanno sospeso l’Orkambi il 2% dei pazienti. Un altro effetto collaterale segnalato era l’aumento della pressione arteriosa: anche questo effetto era molto lieve e non causava la sospensione della terapia. In questo progetto di ricerca prolungato per 2 anni, il 7% dei soggetti arruolati ha dovuto sospendere la somministrazione del farmaco per una qualche ragione (1).

La costrizione al torace è risultata più frequente in pazienti che hanno avviato la terapia con Orkambi per prescrizione dei loro medici e perciò al di fuori dei progetti di ricerca clinica, come risulta da studi osservazionali successivi. Questo effetto collaterale è stato registrato sempre nei primi giorni di avvio della terapia nel 40% dei pazienti e la sospensione del farmaco è stata registrata nel 17% dei soggetti (2). Altri studi hanno valutato il sintomo di costrizione al torace in coloro che avevano un valore di FEV1 inferiore al 40% del predetto: un numero maggiore di soggetti, circa il 50%, aveva manifestato nei primi giorni di somministrazione senso di costrizione al torace o tosse e aumento dell’espettorato (3, 4). In queste due esperienze hanno sospeso il farmaco a causa degli effetti collaterali rispettivamente il 30% ed il 10% dei pazienti (3, 4). Due studi hanno confermato che anche dopo poche ore dalla prima somministrazione del farmaco vi era un calo della spirometria che però rientrava dopo qualche giorno (5, 6).

Non bisogna dimenticare che al farmaco sono stati associati altri due potenziali effetti collaterali, molto meno frequenti della costrizione al torace: la possibile comparsa di cataratta specie in età pediatrica e un aumento degli enzimi epatici. Questi effetti sono considerati associati a ivacaftor, che è il potenziatore contenuto in orkambi (1). Il possibile effetto sul fegato suggerisce di assumere solo modiche quantità di alcool durante la somministrazione di Orkambi.

Per quanto riguarda l’efficacia, gli studi nella vita reale e anche quando la funzione polmonare è inferiore al 40% predetto hanno confermato un aumento medio del FEV1 di circa 3-4 punti sul valore predetto, un qualche aumento del peso, ma si è anche evidenziato che la risposta al farmaco era abbastanza variabile: ci sono soggetti nei quali un miglioramento era evidente e altri soggetti in cui una risposta positiva non era apprezzabile (1). È stato inoltre dimostrato che la perdita di funzione polmonare in 2 anni si era mediamente ridotta di circa la metà rispetto al periodo pre-trattamento (1).

1) Konstan MW, McKone EF, Moss RB, et al. Assessment of safety and efficacy of long-term treatment with combination lumacaftor and ivacaftor therapy in patients with cystic fibrosis homozygous for the F508del-CFTR mutation (Progress): a phase 3, extension stidy. Lancet Respir Med 2017; 5:107-118
2) Jennings MT, Dezube R, Paranjape S, et al. An observational study of outcomes and tolerances in patients with cystic fibrosis initiated on lumacaftor/ivacaftor. Ann Am Thorac Soc 2017; 14:1662-1666
3) Hubert D, Chiron R, Camara B, et al. Real-life initiation of lumacaftor/ivacaftor combination in adults with cystic fibrosis homozigous for the Phe508del CFTR mutation and severe lung disease. J Cyst Fibros 2017; 16:388-391
4) Murer C, Huber LC, Kurowski T, et al. First experience in Switzerland in Phe508del homozygous cystic fibrosis patients with end-stage pulmonary disease enrolled in a lumacaftor-ivacaftor therapy trial – preliminary results. Swiss Med Wkly 2018; 148:w14593
5) Popowicz N, Wood J, Tai A, et al. Immediate effects of lumacaftor/ivacaftor in patients with severe cystic fibrosis lung disease. J Cyst Fibros 2017; 16:392-394
6) Labaste A, Ohlmann C, Mainguy C, et al. Real-life acute lung function changes after lumacaftor/ivacaftor first administration in pediatric patients with cystic fibrosis. J Cyst Fibros 2017; 16:709-712

Dr. Cesare Braggion (già responsabile del Centro FC di Firenze. Osp. Meyer)


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