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24 Settembre 2019

La casa supercondizionata nella vita di un bambino con FC

Autore: Matilde
Argomenti: Vivere con FC
Domanda

Buongiorno. Volevo sapere se ci sono controindicazioni di alcun tipo per soggetti affetti da fibrosi cistica (stiamo cercando casa, e mia figlia con FC di 1 anno ha mutazioni G542X e R1066C) ad abitare in appartamenti di nuova costruzione, i quali presentano le seguenti caratteristiche:
– Climatizzazione con pannelli radianti a pavimento integrati da impianto di deumidificazione
– VMC ventilazione meccanica controllata
Li vendono come migliori in quanto a basso consumo, con aria sempre purificata, e senza filtri dell’aria condizionata che vanno puliti, etc. Però, volevo sapere se ci fossero altri rischi con questo tipo di tecnologia prima di prendere una decisione così importante. Grazie mille in anticipo per la risposta.

Risposta

Da come vengono descritte le caratteristiche del nuovo appartamento, in linea di massima non si ravvisano condizioni ostacolanti la sua abitabilità per un bambino con fibrosi cistica. Possiamo solo aggiungere di informarsi quali caratteristiche ha la “ventilazione meccanica controllata”, considerando che anche questo sistema è regolato da filtri, che dovrebbero garantire la sicurezza batterica.
Inoltre, ci permettiamo di riflettere sul problema generale del vivere a lungo in ambienti rigorosamente condizionati, che privano la persona del contatto con l’aria esterna, con tutte le sue variabili. Non va dimenticato che l’organismo, anche quello di un bambino con possibili problemi di salute, ha bisogno di forgiarsi nei confronti del mondo che lo circonda (quello fisico e non solo ovviamente), che non può essere solo quello dell’appartamento in cui vive. Crediamo che il poter aprire le finestre sia un modo per affacciarsi alla natura, anche se talora questa può presentare qualche problema. In sostanza, bisognerebbe che una casa non diventasse per nessuno una “campana di vetro” ma consentisse di sentire e vivere anche ciò che sta fuori della casa: anche questo aiuta a crescere.

G. M.


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