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3 Maggio 2010

La mamma di un bimbo con FC può essere affetta da FC, anzichè semplice portatrice, se presenta sintomi suggestivi di FC

Autore: Susy
Domanda

Salve, sono la mamma di una bimba di un anno con FC, con mutazioni: DF508/ Delezione degli esoni 22,23,24. A noi genitori è stato fatto l’esame genetico per determinare chi avesse trasmesso le mutazioni. II risultato è stato che il papà ha trasmesso la DF508 ed io le Delezioni 22 23 24. La mia domanda è questa: nell’indagine genetica del portatore, viene fatta la ricerca mirata delle sole 2 mutazioni del figlio oppure è un’indagine totale come è stata fatta a nostra figlia? E’ possibile che un portatore possa essere anch’esso malato senza che però venga diagnosticato geneticamente nell’esame sopraindicato? So che è una cosa magari rarissima ma ultimamente mi sono fatta molte domande a proposito considerando la mia salute fino ad oggi: ho 26 anni, ho avuto 3 broncopolmoniti ed ogni anno prendo antibiotici per la tosse; da bambina ho l’amilasi alterata nel sangue in maniera altalenante ed i medici non sono mai riusciti a capire il perché; ho bilirubina alta; faccio esami del sangue ogni 6 mesi soprattutto per quest’ultima e 9 volte su 10 è sopra la norma. Un po’ riesco a vedermela anche da me guardandomi gli occhi che, a seconda dei periodi sono più o meno gialli. Per 4 anni non ho usato precauzioni durante i rapporti: non rimanevo incinta ed il mio ginecologo non capiva perché, visto che secondo lui era tutto normale a parte le ovaie un po’ pluricistiche, dato però secondo lui non importante. Soffro spesso di sinusiti anche molto dolorose. Questo è il motivo per il quale mi sono chiesta se potessi essere non solo portatrice, ma malata, con un’altra mutazione (oltre alla dele 22,23,24) leggera. Grazie mille per la disponibilità.

 

Risposta

Ogni laboratorio adotta una propria procedura quando esegue l’indagine genetica in due persone che hanno un figlio diagnosticato affetto da FC e di cui sono conosciute le mutazioni del gene CFTR. La tecnica adottata dipende dallo scopo a cui l’indagine deve rispondere. Per diminuire i tempi di esecuzione, è possibile che talora il laboratorio cerchi nel DNA dei genitori solo le mutazioni già riscontrate nel figlio. Nella risposta che il laboratorio rilascia deve però essere scritto se sono state cercate solo le mutazioni CFTR del bambino o anche tutte quelle dell’intero pannello in uso per il test per il portatore FC. In realtà sarebbe buona cosa indagare i genitori con l’intero pannello di mutazioni: questo permette di fare luce su eventi abbastanza rari, ma non impossibili. Uno di questi eventi è che nel DNA di uno dei genitori non sia presente nessuna delle due mutazioni riscontrate nel figlio. Oppure che uno dei due genitori risulti avere non una sola mutazione del gene CFTR (quella che ha trasmesso la figlio), ma anche un’altra oltre a questa. Avendo due mutazioni quel genitore non è solo portatore, potrebbe avere la malattia FC. Il verificarsi di un’ipotesi di questo genere è cosa rara, ma non rarissima, soprattutto nelle donne. Si può vedere a questo riguardo la risposta del 28/02/2010: “Test genetico nei genitori di un bambino con FC“, dove segnalavamo alcuni rari casi di donne che sono state diagnosticate affette da FC dopo la nascita di un figlio con la malattia.

I sintomi descritti nella domanda sono effettivamente compatibili con il sospetto di fibrosi cistica. Potrebbe essere una forma di fibrosi cistica con interessamento respiratorio (data la storia di infezioni bronchiali e sinusiti ricorrenti o forse sinusite cronica) e pancreas funzionante. Il fatto che il pancreas funzioni lo indicherebbe l’assenza di disturbi intestinali. E inoltre l’iperamilasemia, vale a dire un livello elevato dell’enzima amilasi pancreatica nel sangue, è un dato caratteristicamente presente in soggetti con FC e pancreas funzionante. Iperamilasemia a livelli molto elevati si ha anche in occasione di episodi di pancreatite acuta, anch’essi possibili in soggetti con FC e pancreas funzionante. Meno tipico di una epatopatia secondaria a FC è il dato della bilirubina elevata: l’epatopatia FC in genere si accompagna nelle fasi iniziali ad alterazione di altri indici di funzionalità epatica (GOT, GPT, gammaGT) e solo nelle fasi avanzate ad iperbilirubinemia (con aumento della quota “diretta” della bilirubina: in questo caso non sappiamo se si tratti di bilirubina “diretta” o “indiretta”). Servirebbero quindi maggiori dettagli. Infine, si ritiene che l’ipofertilità sia presente in un 20% di tutte le donne con FC. Questa ipofertilità non è legata alla presenza di anomalie dell’ovaio, anche se l’ovaio policistico ha una certa frequenza nelle donne con FC (1).

In sostanza, il nostro consiglio è di approfondire il sospetto di fibrosi cistica, che è ragionevolmente posto in base ai dati descritti. E’ meglio rivolgersi ad un centro specializzato, prendendo appuntamento con un medico FC che farà eseguire una serie di indagini: tra queste naturalmente il test del sudore e l’approfondimento del test genetico, allargando la ricerca anche sul versante delle mutazioni rare e molto rare e delle varianti poliT e TGm .

1) Galli-Tsinopoulou A et all. “Multifollicular ovaries in female adolescents with cystic fibrosis” Fertil Steril 2006; 85:1484

 

G. Borgo


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