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30 Ottobre 2018

L’apprensione dei genitori è una condizione da affrontare positivamente nel rapporto con il pediatra curante: a proposito di un bambino con tosse persistente

Autore: Tiziana
Domanda

Salve ho un bambino di 2 anni che ormai da 3 mesi presenta disturbi respiratori e da 2 mesi ha le feci malformate e maleodoranti. Ultimamente ho notato anche che sta diventando molto pallido.
Tutto è iniziato un mese dopo il nostro trasloco nella nuova casa, quando il bimbo ha iniziato a tossire. A oggi, nonostante aerosol con fisiologica e prontinal, non ha praticamente mai smesso di tossire. Nonostante intervalli di trattamento solo con aerosol dosato di clenil e broncovaleas, ha tosse persistente, sibili, rumori polmonari. È un bambino vivace che non dà segni di affanno quando gioca, a parte i rumori polmonari che si sentono molto bene. Inoltre, anche seguendo un regime alimentare controllato, senza latticini e somministrando fermenti lattici, le feci non sono migliorate. All’inizio era proprio diarrea, poi col tempo le feci sono diventate non formate, di colore marrone rossiccio e molto maleodoranti. Abbiamo effettuato il dosaggio delle IgE totali, risultate alte, quindi sicuramente c’è un processo allergico, ma il bambino risulta anche anemico e con le gammaglobuline basse. Il nostro pediatra ci ha detto che l’anemia potrebbe dipendere dall’allergia e faremo a breve i test per cercare di capire a cosa è allergico. Ma la tosse non si placa nemmeno con il cortisone e le feci non cambiano forma e colore. Vorrei sapere se è consigliabile un test del sudore e come potermi approcciare al mio pediatra per parlare di questo mio dubbio, perchè il mio timore è quello di passare per una mamma troppo apprensiva. Il bambino mangia, ha appetito, ed essendo molto alto per la sua età sembra che la crescita ci sia, anche se in realtà la misura dell’altezza è ferma e di peso ne ha preso poco, ma non so se sia normale o meno.

Risposta

Dalla descrizione accurata di questo caso sembra proprio che sia in causa prevalentemente un problema allergico, associato a infezioni respiratorie ricorrenti (frequenti nei bambini della scuola materna) e a risentimento intestinale. La tosse frequente o persistente è possibile in un bambino allergico con probabile broncoirritabilità e sintomi asmatiformi. In ogni caso, la tosse cronica persistente, senza intervalli veramente liberi tra gli episodi di esacerbazione respiratoria e con una anemia non ben definita, suggerisce senz’altro l’opportunità di eseguire un test del sudore per escludere la fibrosi cistica, anche se, in base a queste informazioni, è probabilmente l’allergia la causa più plausibile della tosse. Ci permettiamo di suggerire di adottare un modo franco di riportare al pediatra i propri dubbi: un pediatra professionalmente preparato è consapevole che i genitori possono essere apprensivi (e lo sono molto spesso, è nel loro diritto) e che questo non esime dal discutere i loro dubbi e trovare insieme una soluzione atta ad eliminarli.

G. M.


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