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6 Marzo 2014

Latte di soya e possibili effetti collaterali di isoflavoni in esso contenuti

Autore: Anna
Domanda

Salve. Vorrei porre un quesito che apparentemente non sembra collegato alla fibrosi cistica. Vorrei sapere se per una bambina di quasi quattro anni ci siano degli effetti collaterali all’assunzione di uno o al massimo due bicchieri di latte di soia per il suo contenuto di isoflavoni che imitano gli estrogeni femminili. Grazie

Risposta

Sulla soya e sui suoi derivati, tra cui il cosiddetto latte di soya, c’è una grande promozione industriale, non sempre coerente con i reali bisogni alimentari e di salute, ma bisogna dire anche che c’è anche un’ampia letteratura scientifica. Ricordiamo che la pianta di soya è una leguminacea, di cui si impiegano abbastanza largamente i semi, cui si attribuiscono alcune proprietà salutari. Il latte di soya, una bevanda derivata da questi semi, è frequentemente impiegato nei bambini con allergia alle proteine del latte di vacca, anche se bisogna dire che, se vi è una tendenza allergica, è possibile che si sviluppi secondariamente anche un’allergia alle proteine della soya (almeno nel 50% dei casi).

Il problema posto nella domanda è quello dei possibili effetti collaterali, nell’assunzione del latte di soya, dovuti alla presenza nella soya di sostanze chiamate isoflavoni. Questi isoflavoni sono stati ben studiati e si è visto che hanno effetti vagamente simili a quelli degli ormoni estrogeni umani: sono chiamati anche “fitoestrogeni”, anche se non hanno alcuna somiglianza con la struttura steroidea degli ormoni estrogeni. Questa presenza di isolflavoni ha indotto a proporne l’uso per attenuare le conseguenze della menopausa. Il latte di soya è ritenuto capace di diminuire i livelli di colesterolo ematico, il rischio di malattia cardiovascolare e capace di agire positivamente sull’osteoporosi. Per contro, la presenza di fitoestrogeni, potrebbe recare (per forte consumo di prodotti a base di soia) calo del desiderio sessuale maschile e della fertilità, e cancro del seno. Alimenti ad alto contenuto di fitoestrogeni sono comunque sconsigliati a donne incinte o in fase di allattamento al seno. Bisogna peraltro dire che la letteratura scientifica su questi problemi della soya è abbastanza controversa e non se ne possono pertanto ricavare indicazioni definitive. Merita peraltro segnalare una indagine epidemiologica condotta su una popolazione pediatrica, in cui vi sarebbe una qualche evidenza, anche se non completamente convincente, che la somministrazione precoce e prolungata di latte di soya, probabilmente a causa dei fitoestrogeni (isoflavoni) che contiene, indurrebbe una anticipazione del menarca (prime mestruazioni) nelle femmine (1)

1. Adgent MA1, Daniels JL, Rogan WJ, Adair L, Edwards LJ, Westreich D, Maisonet M, Marcus M. Early-life soy exposure and age at menarche. Paediatr Perinat Epidemiol. 2012 Mar;26(2):163-75. doi: 10.1111/j.1365-3016.2011.01244.x. Epub 2011 Dec 16.

G. M.


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