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22 Ottobre 2021

Le mutazioni CFTR dagli effetti variabili come A120T pongono problemi diagnostici molto complicati

Autore: Margherita
Domanda

Ho una figlia di anni 14 portatrice di due mutazioni W1282X e A1207 del gene CFTR. È stato eseguito l’esame per caso (ma un figlio del cugino di mio marito è affetto da fibrosi cistica).
L’analisi del papà ha evidenziato la mutazione W1282X in eterozigosi e altresì una variante T854T. L’analisi della madre ha evidenziato la variante (non parla di mutazione) A120T.
Mi chiedo se mia figlia con test del sudore negativo (Cl 22 mEq con 196 mg di sudore) ed esami della funzionalità pancreatica chimotripsina con risultato 7,20 e 9,30 in un secondo campione ed elastasi fecale >500 nella norma, sia da considerare un soggetto affetto da fibrosi cistica o portatrice sana.
Ho un’altra bimba di anni 4. Grazie per la risposta.

Risposta

La risposta che segue viene data supponendo che nella domanda vi sia un errore nella trascrizione della sigla della mutazione presente nella figlia (supponiamo sia stato riportato A1207 al posto di A120T).
Perché la risposta sia di utilità generale ne sintetizziamo il problema: sulla scorta della presenza di un parente (cugino) affetto da fibrosi cistica, in questa famiglia si sono sottoposti al test genetico per fibrosi cistica entrambi i genitori e la figlia adolescente.
Il padre è risultato portatore sano della stessa mutazione del gene CFTR presente nel cugino (W1282X), la madre è risultata negativa alla ricerca di mutazioni, però è risultata portatrice di A120T. A120T è definita nel database CFTR2.org “mutazione dalle conseguenze variabili” e da altro database www.genet.sickkids.on.ca “vera mutazione”, come descritto dai ricercatori che per primi l’hanno segnalata. La figlia adolescente ha ereditato la mutazione W1282X del padre e la mutazione A120T della madre.
Non viene detto nulla circa il quadro clinico della figlia, che è invece di grande importanza. Comunque è stata sottoposta a test del sudore (metodo imprecisato), riferito negativo, e a un approccio di indagini sulla funzionalità pancreatica che hanno avuto esito discordante: nelle feci gli enzimi pancreatici elastasi e chimotripsina risultano rispettivamente nella norma e a valori dubbi.

La nostra risposta ovviamente non può, in base a queste note sommarie, arrivare a stabilire se la figlia è portatrice sana di A120T (come la madre) o affetta da fibrosi cistica, che è il grande timore. Noi possiamo offrire informazioni supplementari:
– una mutazione con effetti variabili fa produrre una quantità variabile di proteina CFTR, da quasi normale a insufficiente;
– se è presente in un soggetto, come la madre, che ha un gene CFTR normale e l’altro mutato per la presenza di A120T, la produzione di proteina CFTR del gene normale è sufficiente a prevenire la comparsa di qualsiasi disturbo correlato alla fibrosi cistica;
– se, come nel caso della figlia adolescente, A120T fa produrre una scarsa quantità di CFTR e inoltre c’è un’altra mutazione (W1282X) caratterizzata sempre da insufficiente produzione di CFTR, la quantità complessiva di proteina prodotta potrebbe essere insufficiente a prevenire la comparsa di sintomi;
– i sintomi potrebbero essere molto lievi, inquadrabili più in una sindrome correlata alla fibrosi cistica (Cystic Fibrosis Related Disease, CFRD) piuttosto che a una forma completa di fibrosi cistica;
– nelle sindromi correlate alla fibrosi cistica, il test del sudore può essere normale però vi possono essere disturbi in un singolo organo molto sensibile alla carenza di CFTR, in questo caso il pancreas;
– per capire se il pancreas funziona vanno ripetute le indagini già fatte e ne vanno eseguite altre, come per esempio la misurazione dei grassi nelle feci e gli enzimi serici pancreatici. Inoltre vanno considerati lo stato nutrizionale e i parametri di crescita.

Da tutto questo si può capire come il problema sia complesso e richieda di essere preso in carico dai medici di un centro FC per arrivare a una diagnosi. La consultazione del nostro sito può offrire solo un contributo informativo.

Dott.ssa Luisa Alessio, Direzione scientifica FFC Ricerca – Dott.ssa Graziella Borgo


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