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20 Febbraio 2006

Mutazione 3667ins4 combinata con polimorfismo 5T e sintomi respiratori

Autore: Antonella
Domanda

Ho due figli, una femmina di 12 anni e un maschio di 8 portatori della mutazione 3667 ins4 in eterozigosi, e della configurazione poliT5 e TG 11 in omozigosi nell’introne 8.

So che si tratta di una mutazione molto rara, classificata nelle mutazioni frameshift.

Mentre la femmina presenta solo a periodi tosse senza di norma infezioni polmonari, e nella maggior parte dell’anno non ha secrezioni nasali, il maschio presenta costantemente secrezioni nasali ed è soggetto con più facilità alle infezioni polmonari (broncospasmi). Non seguono particolari terapie, se non al bisogno la pep mask, sino ad ora non hanno presentato problemi ad altri organi.

Vorrei sapere:

1) se lo scarico di catarro giallo durante i lavaggi nasali è sempre indice di un’infezione batterica che richiede l’utilizzo di antibiotici.

2) Il fatto di essere considerata una mutazione frameshift, quindi che causa danni seri geneticamente parlando, è valido anche in questo caso?

Ringrazio e porgo cordiali saluti.

Risposta

La mutazione 3667ins4 è effettivamente una mutazione abbastanza rara ed è una mutazione “frameshift” , vale a dire una mutazione che altera il codice di lettura della sequenza delle basi del DNA (si può vedere su questo anche la risposta del 25/07/2005 Mutazione “frameshift” e classe di appartenenza), provocando quindi teoricamente un importante sconvolgimento nella struttura del gene CFTR.

E’ stata descritta per la prima volta nel 1993 in una ragazza di 20 anni affetta da FC. Il genotipo della ragazza era omozigote per la mutazione 3667, il che vuol dire che aveva, come tutti i malati FC, due mutazioni (ed in questo caso erano entrambe 3667ins4) nel suo corredo genetico. Questa ragazza all’epoca in cui la mutazione fu identificata aveva modesti sintomi polmonari e pancreas sufficiente(1).

La mutazione 3667ins4 è stata anche trovata allo stato eterozigote (vale a dire allo stato di presenza di una sola mutazione nel corredo genetico, come avviene per i portatori) in soggetti che presentavano un quadro di bronchite cronica, ma non una diagnosi certa di fibrosi cistica(2).

Nel corredo genetico dei bambini di questa domanda ci sono una mutazione 3667ins4 e due polimorfismi: 5T e TGm 11( per le informazioni sui polimorfismi si può vedere il documento “Mutazioni e decorso della fibrosi cistica (correlazione genotipo/fenotipo)” nella sezione “Documenti informativi”).

Non sappiamo allo stato attuale delle ricerche che significato possa avere e che manifestazioni di malattia possa dare la combinazione “insieme” di queste diverse caratteristiche genetiche.

In particolare non si conosce l’effetto dei polimorfismi (presenti nei bambini allo stato omozigote). La possibilità di diagnosticarli è molto recente e proprio per questo non sono state raccolte ancora sufficienti esperienze e segnalazioni.

Probabilmente i sintomi e i quadri di malattia che queste combinazioni determinano possono essere molto variabili, compresi in un ampio arco, che va da forme modeste di bronchite saltuaria o ricorrente a espressioni più gravi di malattia broncopolmonare (forme di fibrosi cistica atipica).

La valutazione spetta ai medici che seguono i bambini e conoscono la loro situazione complessiva. In questi casi le indagini genetiche non aiutano a raggiungere una conclusione diagnostica e prognostica definitiva: quello che importa è il quadro clinico complessivo e una terapia adattata ai bisogni che questo quadro comporta.

La necessità di conoscere la situazione complessiva vale anche per la domanda circa lo scarico di catarro giallo durante i lavaggi nasali: in genere una secrezione nasale densa e giallastra, invece che chiara e filante, sta ad indicare una rinite muco-purulenta , quindi un’infezione delle cavità nasali sostenuta da batteri o altri germi. Vi potrebbe concorrere anche una sinusite (infezione dei seni paranasali): una rinosinusite cronica è abituale nella fibrosi cistica tipica, ma anche in forme atipiche. Ma la decisione di trattare il problema con terapia antibiotica non si poggia solo sulle caratteristiche delle secrezioni nasali, ma sulla valutazione di un insieme di fattori: per esempio da quanto tempo la rinite è presente e che cosa comporta sul piano generale. Una rinosinusite che provoca ostruzione nasale importante può disturbare la respirazione o l’alimentazione; e può essere una rischiosa sorgente di disseminazione di germi a livello delle vie respiratorie più basse (bronchi e polmoni). E’ in base a queste valutazioni che il medico curante è in grado di dare il giusto consiglio terapeutico.

1) Sangiuolo F, lo Cicero S “Molecular Characterization of a frameshift mutation in exon 19 of the CFTR gene”Hum Mutat 1993; 2(5): 422-4

2) Pignatti PF, Bombieri C et al. ” Increased incidence of cystic fibrosis gene mutations in adults with disseminated bronchiectasis”. Hum Mol Genet 1995;4(4):635-9

Dr. Graziella Borgo (con consulenza della Dr. Manuela Seia, genetista molecolare degli Istituti Clinici di Perfezionamento, Milano)


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