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7 Aprile 2015

Probiotici e fibrosi cistica

Autore: Franca
Domanda

E’ possibile ottenere un miglioramento generale somministrando tutti i giorni 5 gocce di Dicoflor a un bambino FC di due anni (lo prende dalla nascita)?

Risposta

Questa domanda ci offre l’opportunità di fornire alcune informazioni sui cosiddetti “Probiotici”. Il Dicoflor, di cui accenna la domanda, è un “probiotico”. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si tratta di “micro-organismi vivi che, somministrati in adeguate quantità, conferiscono un beneficio alla salute dell’ospite”. Tradizionalmente sono stati chiamati anche “fermenti lattici”, perché la maggior parte di questi microrganismi o batteri sono in grado di trasformare lo zucchero del latte (lattosio) in acido lattico. E’ ciò che avviene ad esempio nello yogurt, anche se questo alimento da solo non è in grado di fornire all’intestino batteri “buoni” in misura efficace se non addizionato di probiotici adatti (i batteri fermentanti dello yogurt vengono in realtà inattivati dall’acidità dello stomaco). Alcuni di questi preparati batterici, somministrati per bocca, sono entrati nell’uso comune con vari obiettivi, ma principalmente con quello di migliorare la funzione dell’intestino a vari livelli. I più studiati sono stati i batteri appartenenti alla grande famiglia dei lattobacilli: tra questi gode di grande favore il Lactobacillus rhamnosus GG, quello appunto contenuto nel Dicoflor. Questi batteri “buoni”, una volta entrati nell’intestino sono in grado di colonizzarlo riportando in equilibrio la popolazione batterica intestinale (definita “microbioma”) eventualmente alterata per varie ragioni: la più nota è quella legata all’uso di antibiotici, che determinano spesso un “dismicrobismo” intestinale con varie conseguenze, tra cui la diarrea. Il riequilibrio della flora batterica intestinale avrebbe effetti non solo locali, ma anche più generali: sulle difese immunitarie, sulle infezioni di altri organi, come le vie urinarie e l’apparato respiratorio (1).

C’è una larghissima letteratura sui probiotici, ma ancora non è chiaro con quale meccanismo essi siano in grado di conferire beneficio all’organismo. Si fanno varie ipotesi, non tutte confortate dall’evidenza scientifica: un’azione antibatterica diretta sui batteri patogeni, eventualmente presenti nell’intestino, un’azione di contenimento dell’infiammazione intestinale, uno stimolo ai meccanismi immunitari e altro ancora. Il concetto che sta alla base dell’azione sugli organi extraintestinali è quello che la mucosa intestinale è una interfaccia fondamentale tra tra intestino e organismo nel suo insieme: i probiotici, favorendo un recupero di normalità alla mucosa intestinale eventualmente alterata da processi infiammatori, determinerebbero un miglioramento delle funzioni di vari organi, specialmente a livello immunitario.

Nella fibrosi cistica vi sono stati negli ultimi anni alcuni studi clinici controllati contro placebo (2,3,4,5) che avrebbero dimostrato che alcuni probiotici, in particolare il Lactobacillus rhamnosus GG e il Lactobacillus reuteri (4,5), sono in grado non solo di correggere beneficamente la popolazione batterica intestinale, con miglioramento delle funzioni digestive, ma anche di ridurre le esacerbazioni respiratorie e di migliorare la qualità della vita. E’ emerso con evidenza che alcuni probiotici competono e quindi riducono sostanzialmente i Proteobatteri, una classe di batteri putrefacenti e complessivamente disturbanti, di cui abitualmente è ricco l’intestino FC. Uno studio avrebbe anche dimostrato un’azione interessante in vitro di alcuni probiotici della famiglia dei Lattobacilli contro Pseudomonas aeruginosa (6 ). Nella fibrosi cistica infatti vi è assai frequentemente alterazione sfavorevole della flora batterica intestinale, cui contribuiscono in larga misura anche i ripetuti trattamenti antibiotici (7).

Difficile tirare delle conclusioni oggi su questa materia. Certamente i probiotici oggi disponibili nelle farmacie non sono dannosi e sono ben tollerati; in alcuni pazienti qualche beneficio è misurabile, come dimostrato da alcuni trial clinici. Quanto questi presidi possano influire significativamente sul decorso della fibrosi cistica rimane ancora da dimostrare. La somministrazione di probiotici come trattamento abituale non è ancora entrata nei protocolli terapeutici e nelle linee guida per il trattamento della fibrosi cistica. Va ricordato del resto che nessun tipo di prodotto contenente probiotici è stato approvato dalla US Food and Drug Administration per indicazioni mediche.

1. Alexandre Y, et Al. Probiotics: a new way to fight bacterial pulmonary infections? Med Mal Infect. 2014 Jan;44(1):9-17. doi: 10.1016/j.medmal.2013.05.001. Epub 2013 Jun 29.

2. Jafari SA, et Al. Effects of probiotics on quality of life in children with cystic fibrosis; a randomized controlled trial. Iran J Pediatr. 2013 Dec;23(6):669-74.

3. del Campo R, et Al. Improvement of digestive health and reduction in proteobacterial populations in the gut microbiota of cystic fibrosis patients using a Lactobacillus reuteri probiotic preparation: a double blind prospective study. J Cyst Fibros. 2014 Dec;13(6):716-22. doi: 10.1016/j.jcf.2014.02.007. Epub 2014 Mar 11

4. Di Nardo G, et Al. Lactobacillus reuteri ATCC55730 in cystic fibrosis. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2014 Jan;58(1):81-6. doi: 10.1097/MPG.0000000000000187.

5. Bruzzese E, et Al. Disrupted intestinal microbiota and intestinal inflammation in children with cystic fibrosis and its restoration with Lactobacillus GG: a randomised clinical trial. PLoS One. 2014 Feb 19;9(2):e87796. doi: 10.1371/journal.pone.0087796. eCollection 2014.

6. Alexandre Y, et Al. Screening of Lactobacillus spp. for the prevention of Pseudomonas aeruginosa pulmonary infections. BMC Microbiol. 2014 Apr 27;14:107. doi: 10.1186/1471-2180-14-107.

7. Li L, et Al. The clinical significance of the gut microbiota in cystic fibrosis and the potential for dietary therapies. Clin Nutr. 2014 Aug;33(4):571-80. doi: 10.1016/j.clnu.2014.04.004. Epub 2014 Apr 13

G. M.


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