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14 Novembre 2018

Il problema di una qualche tossicità epatica di alcuni modulatori CFTR in alcuni pazienti

Autore: Manuela
Domanda

Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni con mutazioni F508del/ funzionalità minima. Ho partecipato allo studio Vertex (ivacaftor+tezacaftor), con ottimi risultati sulla funzionalità respiratoria e sui sintomi della malattia. Purtroppo, dopo 8 mesi di somministrazione, ho avuto un incremento degli enzimi epatici e ho interrotto il farmaco. Ora la situazione è rientrata, ma mi è stato sconsigliato di riassumerlo. Non si è riusciti a capire nonostante biopsia epatica, fibroscan, ecografie e esami ematochimici vari se fosse colpa del farmaco (quale principio attivo in particolare ne potesse essere il responsabile) e/o se si trattasse di una risposta autoimmune (altra ipotesi non confermata). Volevo sapere, ci sono altri principi attivi di diversa natura (anche in sperimentazione), che potrebbero andare bene per le mie mutazioni? Non è stato facile provare l’assenza di sintomi per poi tornare indietro. Grazie mille!

Risposta

Sì, sono in preparazione nuovi composti sperimentati in soggetti con genotipo F508del/F508del e in soggetti con F508del associata a mutazione con funzione CFTR minima. La novità sta però nell’associazione di un nuovo correttore alla vecchia combinazione tezacaftor/ivacaftor, perciò non sappiamo che cosa comportino in un soggetto che non si sa se abbia avuto problemi di epatotossicità con questa stessa combinazione.

Nell’articolo appena pubblicato (1) si possono leggere quali sono i nuovi composti e quali risultati hanno dato nei trial di fase II. I nuovi correttori sono chiamati con le sigle VX-669 e VX-445. Il trial di fase III con l’associazione teza/iva/ VX-669 è in fase di arruolamento dei pazienti e si concluderà nel settembre 2019, mentre quello con teza/iva/VX-445 si è già concluso e probabilmente agli inizi del 2019 se ne avranno notizie. Dobbiamo segnalare che purtroppo per entrambi questi trial c’è un criterio di esclusione importante: “Storia di presenza concomitante alla fibrosi cistica di una manifestazione patologica che, ad opinione dei curanti, possa rendere rischiosa la somministrazione della combinazione teza/iva al paziente: ad esempio una storia di epatopatia avanzata” (History of any comorbidity that, in the opinion of the treating physician, might pose undue r risk in administering TEZ/IVA combination therapy to the patient,e.g., history of advanced liver disease).

In effetti il problema dell’epatossicità dei modulatori di CFTR è di una certa portata e finora non sembra risolto. In questo caso ci sembra che i curanti abbiano fatto indagini accurate per quanto riguarda la natura dell’epatopatia e ciononostante la sua natura sia rimasta incerta. Non sappiamo se sia stata tentata (e sia compatibile con l’entità dell’epatopatia) la somministrazione del farmaco con dosaggio iniziale ridotto, descritta nell’articolo sotto (2). Per informazioni generali molto utile anche l’altro articolo (3).

1) Azione sinergica di correttori di nuova generazione per la cura della fibrosi cistica, 29/10/2018
2) Limiti della somministrazione di modulatori di CFTR a pazienti FC con epatopatia, 04/05/2018
3) Malattia epatica in FC e modulatori di CFTR, 26/03/2018

G. Borgo


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