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18 Maggio 2005

Quando Augmentin non funziona

Autore: simone
Domanda

Mio figlio di 6 anni (peso 20Kg.) affetto da FC, nei periodi di tosse frequente e produttiva, gli somministro la sospensione orale AUGUMENTIN (5mg x 2 volte al giorno) x 6 giorni.

Dopo tale periodo non si riscontrano molti benefici, e dopo 10 giorni dobbiamo ripetere il trattamento.

Vorrei sapere se è possibile introdurre un altro prodotto, più efficace, oppure è la quantità insufficiente, considerando anche l’insufficienza pancreatica.

Grazie

Risposta

Intanto una informazione generale su Augmentin (ma vi sono altri prodotti analoghi in commercio con altri nomi). Si tratta della combinazione di un antibiotico della serie delle penicilline, l’amoxicillina, con il clavulanato potassico. L’amoxicillina è attiva in genere su un largo numero di batteri ma non su tutti. Non agisce su batteri che hanno caratteristiche di resistenza, in particolare su quelli che producono alcuni fattori, prodotti dai batteri stessi, che tendono a conferire loro resistenza agli antibiotici della famiglia delle penicilline (chiamati betalattamici): questi fattori si chiamano betalattamasi e sono in grado di inattivare l’antibiotico appartenente a questa famiglia. Il clavulanato potassico è una sostanza che neutralizza le betalattamasi. Con la combinazione amoxicillina/clavulanato si ottiene pertanto un maggiore spettro d’azione dell’usatissima amoxicillina.

Amoxicillina o Augmentin si impiegano in genere nelle infezioni che si presumono causate da batteri o, meglio, da alcuni batteri che, o presuntivamente o sulla base di un antibiogramma, si ritengono sensibili a questo antibiotico. Si usano frequentemente nelle otiti acute, nelle sinusiti, in alcune infezioni urinarie ed anche nelle infezioni delle basse vie respiratorie (bronchiti e broncopolmoniti). Questi antibiotici non hanno invece alcun effetto sulle infezioni da virus: si ricorda che la maggior parte delle infezioni respiratorie acute, specie nei bambini, sono causate da virus e non da batteri.

Nella fibrosi cistica l’amoxicillina e la sua combinazione con clavulanato possono trovare indicazione di impiego, come nei soggetti senza fibrosi cistica, per il trattamento di infezioni acute che si presume abbiano una causa batterica (ad esempio, infezioni respiratorie da Emofilo dell’influenza o da Pneumococco ma anche altre). Non ha invece alcuna azione sulle infezioni da Pseudomonas aeruginosa o da Burkholderia cepacia ma anche sulle infezioni da parecchi ceppi di Staphylococcus aureus (sono questi i batteri più problematici, quando presenti, in questa malattia). L’amoxicillina viene usata per trattare episodi di infezione respiratoria acuta (prevalentemente causata da virus) in pazienti che di solito stanno bene, pensando di prevenire l’instaurarsi di alcuni batteri sensibili all’amoxicillina. Ma non serve assolutamente per domare una esacerbazione respiratoria in soggetti che hanno una infezione cronica da Pseudomonas o da B. cepacia o anche da Stafilococco resistente.

Per una infezione acuta la durata del trattamento non dovrebbe essere inferiore a 7 giorni, ma per alcune infezioni può essere necessario anche un periodo di 14 giorni o più. Sia per l’amoxicillina che per la sua combinazione, il dosaggio minimo consigliato nell’adulto è di 250-500 mg 3 volte al giorno o di 500-850 mg 2 volte al giorno. Per i bambini la dose è di 6,6-13,3 mg per Kg di peso corporeo ogni 8 ore o di 15 mg per Kg ogni 12 ore.

Non comprendiamo la bassissima dose indicata nella domanda del nostro interlocutore (5 mg 2 volte al giorno: errore di trascrizione?).

Suggeriamo di discuterne con il proprio medico curante o con il proprio centro di riferimento: forse occorre mettere a punto una strategia diversa.

Alcuni riferimenti bibliografici:

– Guida alla Terapia Antimicrobica. The Medical Letter. Suppl. al n. 20, 15 ott. 2002

– Sarmet-Gaudelus I, et al. L’antibiothérapie dans la mucoviscidose. II. Strategie antibiotique. Arch Pediatr 2000;7:645-656.

G. M.


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