Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Un valore di tripsina alto allo screening neonatale non fa diagnosi di fibrosi cistica

20 Giugno 2022

Un valore di tripsina alto allo screening neonatale non fa diagnosi di fibrosi cistica

Autore: Maria Francesca
Argomenti: Screening neonatale
Domanda

Salve, vorrei sapete se da uno screening neonatale con valore IRT 98 può un successivo prelievo constatare un falso positivo essendo così alto IRT al primo prelievo, ed inoltre vorrei sapere se dallaoscreening neonatale può emergere un valore così alto anche nel caso in cui il bimbo sia solo poratore sano. Grazie per l’attenzione.

Risposta

Come segnalato in precedenza su questo sito (qui e qui), ogni Centro che conduce lo screening definisce un valore soglia al di sopra del quale la concentrazione di IRT su prelievo eseguito alla nascita deve indurre al proseguimento delle indagini per escludere la diagnosi di fibrosi cistica. Riteniamo che un valore di IRT di 98 ng/ml sia con ogni probabilità al di sopra dei valori normali, anche se non conosciamo di quanto questo valore se ne discosti. Ricordiamo però che, pur essendo nota la corrispondenza tra valori più elevati e maggiore probabilità di malattia, un valore di IRT oltre la norma non è in nessun caso da considerare diagnostico per FC, pur se confermato al re-test a distanza di tre settimane dalla nascita. Infatti, l’aumento della concentrazione ematica di IRT è presente anche in bambini non affetti da problemi clinici oppure può essere associato ad altre condizioni patologiche (soprattutto prematurità e stress respiratorio alla nascita) o allo stato di portatore sano di fibrosi cistica. Ne abbiamo parlato qui.

Dott.ssa Laura Minicucci, FFC Ricerca


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora