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30 Luglio 2021

Vaccino anti Covid-19 con fibrosi cistica in forma atipica

Autore: Eleonora
Argomenti: Covid-19, Vaccini
Domanda

Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni. 4 anni fa mi è stata diagnosticata una forma atipica di fibrosi cistica ma non del tutto conclamata, con test del sudore ripetuti più volte ogni anno quasi sempre positivi, un paio di volte borderline, ma analisi genetica negativa. Ogni anno mi fanno tutti i controlli in day hospital, come farmaci per ora seguo una terapia leggera di aerosol e Creon.

Poiché non riesco a mettermi in contatto da mesi con l’ospedale e sia il mio medico curante che l’infettivologo del mio ospedale non sanno darmi risposta provo qui. In merito al vaccino anti Covid vorrei sapere se posso effettuarlo poiché a febbraio in day hospital mi dissero (prima che Astrazeneca per la mia età venisse tolto) che non potevo farlo poiché ho la mutazione GSTM1, GSTT1 e MTHFR. E non potevo effettuare Pfizer per allergie a penicilline, cefalosporine, Thiomersal. Mi avevano detto che mi avrebbero fatto sapere se potevo fare o no Moderna, ma nonostante le diverse chiamate non ho avuto risposta. Secondo l’infettivologo dell’ospedale della mia città è molto simile come vaccino al Pfizer e potrei provare ma in un ambiente protetto (rianimazione). Come devo procedere? Quale potrei fare?

Grazie.

Risposta

Le persone affette da fibrosi cistica, devono seguire, per quanto riguarda la possibilità di effettuare la vaccinazione anti Covid-19, le regole indicate per la popolazione generale. In particolare, quindi, per un’età inferiore a 60 anni non è a oggi indicata la vaccinazione con il farmaco di AstraZeneca, soprattutto nel caso di portatori di mutazioni (come MTHFR) che predispongono a problemi di tipo tromboembolico. 

Non vediamo invece alcuna controindicazione all’esecuzione dei vaccini di Pfizer o di Moderna. Non lo è certamente l’allergia all’eccipiente Thiomersol, che non è presente in questi due vaccini, né l’allergia a penicilline e cefalosporine che indica solo la necessità di effettuare la vaccinazione in ambiente protetto

In ambito ospedaliero, infatti, sarà possibile intervenire in modo appropriato nell’eventualità, molto improbabile secondo i dati di esperienza a oggi acquisiti, che sia necessario far fronte a reazioni gravi di tipo allergico.  

Dott.ssa Laura Minicucci, Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica


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