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26 Novembre 2015

L’EMA dice sì a Orkambi per soggetti con F508del in doppia copia e a Kalydeco per altre indicazioni

Vertex ha ricevuto in questi giorni dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) tre approvazioni alla commercializzazione di farmaci di sua produzione: la più importante riguarda l’uso di Orkambi (lumacaftor + ivacaftor, correttore + potenziatore) in soggetti con doppia mutazione F508del, a partire dai 12 anni di età. Il comunicato dell’azienda riporta che i dati che hanno portato EMA a questa decisione derivano dai trial clinici già conclusi (TRAFFIC e TRANSPORT) e da un terzo ancora in corso, chiamato PROGRESS. Quest’ultimo è un’estensione, per 24 settimane, degli studi precedenti e sembra portare risultati preliminari simili ai precedenti. Sempre Vertex annuncia che in Europa cominceranno le trattative, nazione per nazione, per stabilire i costi del farmaco. In Italia l’organo interlocutore sarà AIFA. Si stima che i malati italiani candidati al trattamento con Orkambi siano circa 1200 (adulti e bambini).

Il secondo parere favorevole EMA riguarda l’estensione della fascia di età dei pazienti con mutazioni gating trattabili con il potenziatore Kalydeco. Prima era a partire dai sei anni, ora dai due anni in su per quanti hanno una delle dieci mutazioni gating già riconosciute come trattabili: G551D, G178R, S549N, S549R, G551S, G970R, G1244E, S1251N, S1255P, G1349D. Per i bambini è stata messa a punto una formulazione del farmaco in granuli da sciogliere in liquidi o cibi semiliquidi.

La terza approvazione riguarda l’uso di Kalydeco in soggetti con una mutazione R117H, a partire dai 18 anni di età. R117H è una mutazione dagli effetti clinici variabili, dipendenti dalla presenza nel gene CFTR delle varianti Poli-T. Mentre negli USA è previsto che possano essere trattati con Kalydeco tutti i soggetti con R117H a partire dai due anni, EMA si allinea al Canada, che lo ha approvato solo per quanti hanno almeno 18 anni. In Europa Vertex prevede circa 350 pazienti adulti con questa mutazione.

C’è poi un’altra notizia che per ora interessa solo gli USA. Vertex ha chiesto all’FDA di riconoscere come indicato il trattamento con Kalydeco per ventitré mutazioni con funzionamento residuo di proteina CFTR: 2789+5G->A, 3849+10kbC->T, 3272-26A->G, 711+3A->G, E56K, P67L, R74W, D110E, D110H, R117C, L206W, R347H, R352Q, A455E, D579G, E831X, S945L, S977F, F1052V, R1070W, F1074L, D1152H, e D1270N. Anche qui il trattamento è proposto a partire dai due anni di età. FDA esaminerà la richiesta il 6 febbraio 2016. Se il parere sarà positivo, per giungere in Europa, questa nuova indicazione di Kalydeco dovrà passare dapprima all’EMA e poi all’AIFA. Si può ipotizzare che la durata dei tempi tecnico-burocratici sia di circa un anno e quindi che la procedura si attivi in Italia nella primavera del 2017.

Un commento dettagliato ai risultati dei trial clinici con Orkambi per soggetti con F508del/F508del si può trovare alla pagina Orkambi: una combinazione di farmaci testata in persone FC omozigoti DF508; per il trial clinico riguardante Kalydeco in soggetti con R117H si può vedere Kalydeco e mutazione R117H (Arg117His-CFTR): probabile beneficio respiratorio negli adulti sintomatici; per il trial in soggetti con mutazioni con funzione residua Prospettive terapeutiche per mutazioni con funzione CFTR residua.