Studio di un batterio particolare (Bdellovibrio bacteriovorus) in grado di agire come agente predatore nei confronti di altre specie batteriche (Pseudomonas aeruginosa, Achromobacter xylosoxidans, Staphylococcus aureus).
Sperimentare su modelli animali il peptide antimicrobico M33 per valutarne le caratteristiche farmacologiche e tossicologiche.
Conoscere nelle cellule epiteliali e su modello animale gli effetti dell’interazione fra Staphilococcus aureus (SA) e Pseudomonas aeruginosa (PA).
Dimostrare l’efficacia di nuovi enzimi (lattonasi temostabili) per combattere il sistema di aggregazione di Pseudomonas aeruginosa.
Studio della parete cellulare di un “vecchio batterio” noto per la sua pericolosità (Burkholderia cepacia) e di un “nuovo batterio” anaerobio (Prevotella intermedia). Identificazione dei frammenti componenti la parete (struttura e funzione), per la messa a punto di nuovi farmaci antinfettivi.
Conoscere come si innesca la risposta infiammatoria nel corso dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa.
Studiare il trasporto di un componente della membrana cellulare (lipopolisaccaride) di Pseudomonas aeruginosa come bersaglio per lo sviluppo di nuovi farmaci antibatterici.
Studio del ruolo del ferro, del gallio e di particolari composti di supporto agli antibiotici (Inibitori delle Pompe di Efflusso = EPI), per lo sviluppo di nuovi farmaci contro le infezioni batteriche in fibrosi cistica.
La difficile strada per un vaccino anti-Pseudomonas: un nuovo approccio per selezionare un vaccino efficace.