Scoprire nuove cure contro l’infiammazione polmonare in fibrosi cistica attraverso lo studio di un antinfiammatorio naturale, la lipoxina 4.
Scoprire nuovi farmaci: identificare proteine protettive presenti anche nel fluido bronchiale dei malati FC.
Ancora una nuova strada per capire la dannosa infiammazione che si instaura a seguito dell’azione di batteri particolari nel polmone del malato di fibrosi cistica. Qui viene studiata una proteina che ha la funzione di sopprimere la risposta infiammatoria, con l’intento finale di poter agire su tale proteina per contenere l’infiammazione polmonare.
Comprendere cosa succede quando i batteri più comunemente responsabili di infezione broncopolmonare nella fibrosi cistica si attaccano e aggrediscono l’epitelio di rivestimento dei bronchi.
Mettere a punto un sistema non invasivo per la diagnosi prenatale, in modo da evitare la biopsia fetale; sviluppare strategie terapeutiche per bloccare il sistema NF-kB, principale responsabile dell’innesco di esaltata infiammazione in CF.
Utilizzare l’epitelio di polipi nasali, ricavati da interventi di polipectomia in pazienti con fibrosi cistica per studiare un particolare meccanismo che regola l’infiammazione respiratoria, quello di un enzima, la MAP-kinasi.
Individuare i geni che regolano il complesso e centrale sistema che sta alla base dell’infiammazione (NF-kB) e capire come funziona tale sistema, cui è connessa anche la demolizione difensiva delle cellule epiteliali che hanno inglobato il batterio Pseudomonas aeruginosa.
Lo studio intende testare le capacità antinfiammatorie dell’Azitromicina, un farmaco già impiegato in FC come antibiotico per batteri gram-positivi, sulla base di segnalazioni che ne indicano l’efficacia curativa anche se somministrato a pazienti con infezione da batteri non sensibili all’Azitromicina.