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6 Luglio 2005

Aerosolterapia: per ottimizzare la deposizione periferica del farmaco

06/07/2005

L’efficienza della somministrazione di farmaci per aerosol dipende da vari fattori, in parte legati alle condizioni delle vie aeree ma in gran parte legati alle dimensioni delle particelle aerosoliche e alla modalità di respirazione. Per efficienza intendiamo la capacità delle particelle di raggiungere le piccole vie aeree e quindi la periferia polmonare.

In questo studio, condotto presso due centri clinici di Monaco, si è misurata con un fotometro laser la deposizione regionale nel polmone di particelle aerosoliche di una sostanza oleosa somministrata con un aerosolizzatore ad aria compressa a seguito di un singolo respiro.

Lo studio è stato condotto su 12 pazienti CF adulti, impiegando particelle di varie dimensioni e diversi volumi e flussi di aria inspirata. Si è visto che i più alti livelli di deposizione periferica si ottenevano con particelle di 2-3 micron di diametro (1 micron= 1/1000 di millimetro) e che tale deposizione aumentava con l’aumentare del volume dell’aria inalata nel singolo respiro, fino a raggiungere il 60% del farmaco totale inalato, con un flusso di 250-500 ml al secondo.

Pertanto sembrerebbe da questo studio che combinando il basso diametro delle particelle aerosoliche con una modalità di respiro basata su grandi volumi di aria inspirata per singolo respiro (il flusso avrebbe invece minore importanza) si possano raggiungere risultati ottimali nella deposizione periferica delle sostanze inalate.

Brand P, et al. Optimum perifheral drug depositino in patients with cystic fibrosis. Journal of Aerosol Medicine 2005; 18:45-54