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19 Giugno 2012

“Ajoene”: una sostanza estratta dall’aglio che toglie potere patogeno a Pseudomonas aeruginosa.

G. M.

E’ stato già dimostrato che l’estratto di aglio è capace di inibire in vitro il sistema di comunicazione “quorum sensing” usato da molti batteri, tra cui Pseudomonas aeruginosa, per aderire all’epitelio respiratorio e contrastare le difese innate, in particolare quelle dei leucociti neutrofili, che vengono neutralizzati da sostanze prodotte dal batterio, protetto in colonie nella pellicola difensiva, chiamata “biofilm”. Il venir meno dell’efficacia degli antibiotici nell’infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa ha da tempo mosso la ricerca verso modalità di indebolimento delle capacità virulente del batterio. E’ quanto è riuscito ad ottenere, con studi in vitro e in vivo su modelli animali, un gruppo di microbiologi danesi, che hanno individuato nel frazionamento chimico di un estratto di aglio una sostanza che essi ritengono primaria nel contrastare la capacità di Pseudomonas di difendersi tramite il sistema “quorum sensing” dal contrattacco dei globuli bianchi e degli antibiotici: si tratta dell’ ajoene, un composto contenente zolfo (1).

Negli esperimenti condotti, l’ajoene si è dimostrato capace di inibire i fattori di virulenza del batterio, in particolare la sostanza chiamata “ramnolipide”, che in assenza di ajoene determina la morte dei leucociti neutrofili. L’ajoene consente ai neutrofili di attaccare e uccidere il batterio, bloccando i geni del batterio che producono i fattori di virulenza, soprattutto il ramnolipide.

Di notevole interesse, lo studio ha anche dimostrato che l’ajoene potenzia l’effetto degli antibiotici convenzionali quale la tobramicina. Gli autori lasciano intendere che tale sostanza potrebbe rappresentare un promettente additivo alla terapia antibiotica nel trattamento dell’infezione da P. aeruginosa.

Naturalmente, occorrono verifiche con studi in vivo di più larga portata, soprattutto per assicurare la non tossicità dell’ajoene: gli autori peraltro assicurano che alcuni dati preliminari lascerebbero intendere una buona sicurezza della sostanza, che entrerebbe quindi a buon diritto tra quelle impiegabili per attenuare la virulenza di questo batterio, fortemente armato per non farsi debellare dalle difese organiche e dagli antibiotici tradizionali.

1. Jacobsen TH, et al. Ajoene, a sulfur-rich molecule from garlic, inhibits genes controlled by quorum sensing. Antimicro Agents Chemother 2012.56:2314-25