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1 Settembre 2005

Diabete in fibrosi cistica: un ampio studio epidemiologico

01/09/2005

Il diabete è notoriamente una complicanza assai frequente della fibrosi cistica. Uno studio epidemiologico condotto recentemente negli Stati Uniti documenta su un largo numero di pazienti alcune condizioni di rischio per lo sviluppo di tale complicanza e le condizioni morbose ad essa più frequentemente associate.

Lo studio(1) mette insieme i dati clinici relativi a 8247 pazienti di età uguale o superiore a 13 anni inclusi nel 1998 e seguiti per alcuni anni, provenienti da 204 centri di cura. Il 7,8% di quei pazienti presentava diabete (definito sulla base dell’impiego di insulina o di ipoglicemizzanti orali). Ne erano più colpite le femmine (17%) che i maschi (12%). La prevalenza di diabete aumentava con l’età. Erano più colpiti i pazienti con insufficienza pancreatica (15%) rispetto a quelli con pancreas sufficiente (5,7%) e il genotipo DF508 omozigote era nettamente più frequente nei pazienti con diabete rispetto a quelli senza diabete. Lo studio ha osservato una chiara associazione della condizione diabetica con alcuni eventi clinici: il peggioramento dello stato funzionale respiratorio, l’aumentata frequenza di esacerbazioni respiratorie, l’aumentata presenza di batteri patogeni importanti, particolarmente B. cepacia, lo scadente stato di nutrizione, la presenza di malattia epatica, le infezioni respiratorie da funghi e l’aspergillosi broncopolmonare allergica. Complessivamente i pazienti con diabete ricevevano trattamenti e farmaci in misura nettamente superiore a quelli senza diabete.

Questo studio ha il pregio di rappresentare la più vasta indagine epidemiologica sul diabete in CF finora prodotta e conferma in sostanza quanto già noto da precedenti piccoli studi circa i potenziali fattori di rischio per l’acquisizione del diabete e circa l’associazione del diabete con condizioni cliniche sostanzialmente peggiori rispetto ai pazienti senza diabete. Lo studio ha tuttavia alcuni limiti che ne riducono la potenza informativa. In particolare, si tratta di uno studio cosiddetto osservazionale e non di un trial clinico prospettico controllato, con tutte le limitazioni che un tale approccio comporta; non vi è stato un controllo effettivo delle informazioni provenienti da così numerosi centri; sono stati ignorati i pazienti di età inferiore ai 13 anni; la diagnosi di diabete si basava solo sulla nozione che quel paziente assumeva farmaci antidiabetici. Quest’ultimo elemento probabilmente ha indotto a sottostimare la reale frquenza del diabete in quei pazienti. Studi più accurati, anche se condotti su un minor numero di pazienti, hanno incluso solo pazienti in cui il diabete era stato identificato sulla base del cosiddetto “test di tolleranza al glucosio”. Con tale modalità in realtà la prevalenza del diabete è risultata essere del 9% tra i 5 e i 9 anni di età, del 26% tra 10 e 19 anni, del 35% tra 20 e 30 anni e del 43% oltre i 30 anni(2). Il tipo di studio adottato non ha permesso inoltre di stabilire quali delle condizioni esaminate rappresentassero un fattore causale della complicanza o un effetto di essa.

1. Marshall BC, et al. Epidemiology of cystic fibrosis related diabetes. J Pediatrics 2005;146:681-7

2. Moran A, et al. Abnormal glucose metabolism in cystic fibrosis. J Pediatr 1998;133:10-7