Salve, sono una ragazza di 20 anni affetta da fibrosi cistica. Le mie condizioni di salute sono discrete. Ho una spirometria (FEV1) che si aggira intorno al 73% e che aumenta dopo aver fatto il ciclo di antibiotico endovena (per poi tornare intorno ai 70); ho la saturazione O2 a 97-98%, riesco a condurre una vita abbastanza normale; ho passato un anno critico entrando e uscendo dall’ ospedale per frequenti esacerbazioni polmonari, mi si era abbassata la spiro arrivando a 55%. Fortunatamente ho superato quel periodo riuscendo a ristabilizzare la situazione, purtroppo non sono più riuscita a riportare la mia spiro sugli 80-85%, valore che avevo prima di questo periodo critico. Ho riportato la mia situazione stabile ma quel periodo mi è costato “punti” di spiro, purtroppo. Spero col tempo di riuscire a risalire, sono comunque felice perché 70 è un valore accettabile. Vi scrivo perché da un po’ di tempo ho un problema: l’affanno eccessivo sotto sforzo, al punto da aver letteralmente paura a fare anche due rampe di scale o una camminata a passo un po’ più svelto. La parte “tragica” è che non mi rendo conto di essere affaticata finché non mi fermo e a volte per la fretta o altro dimentico questo problema e mi metto a camminare più velocmente o correre per le scale ritrovandomi poi sul pianerottolo dell’università con la voglia di chiedere aiuto (ma non lo faccio) per l’affanno e la sensazione che quell’affanno non finisca più e sento il cuore incredibilmente accelerato per il minimo sforzo fatto (appunto quattro rampe di scale) e, come se la situazione non bastasse, subentra una condizione psicologica, entro in panico perché penso che quell’affanno non si fermi più, ho fame d’aria. Da quando ho iniziato ad avere questi episodi porto sempre dietro il puff per potermi aiutare in qualche modo se mi succede. In passato, anche durante il periodo critico, facevo lunghe passeggiate anche di un’ora ininterrottamente e non avvertivo assolutamente questo affanno nonostante appunto avessi una spiro più bassa. La domanda è: come faccio a fare attività fisica, che è fortemente raccomandata in FC? La soluzione è limitare l’attività fisica o farne per allenare il polmone? Sono pericolosi questi eventi? A cosa è dovuta questa reazione? Non mi succedeva nemmeno quando stavo peggio, non capisco perché mi succeda ora. È solo un periodo o rimarrà una condizione perenne? Mi scuso per la lunghezza e per le mille domande, ma mi spaventa l’idea. Non ho il diabete, nonostante abbia la DF508: la cosa può entrarci in qualche modo? Grazie per l’attenzione e per la risposta anticipatamente. Un caro saluto.