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Risultato Progetto: FFC #7/2005
Stenotrophomonas maltophilia, un batterio emergente nei malati di fibrosi cistica: identificazione, caratterizzazione molecolare dei determinanti di virulenza, terapie antimicrobiche alternative, analisi proteomica e genomica comparativa

Stenotrophomonas maltophilia, an emergent pathogen associated to cystic fibrosis: identification and molecular characterization of virulence determinants as potential targets for new therapeutical strategies

Scoperte le caratteristiche di un batterio nuovo e potenzialmente dannoso in FC.

Dati del Progetto

Responsabile
Bianca Colonna (Univ. La Sapienza", Roma)
Categoria/e
Partner
M. Sanguinetti (Univ. Cattolica del Sacro Cuore, Roma), M. Nicoletti (Univ. G. D'annunzio, Chieti), M. Casalino (Univ. Roma 3), E. Fiscarelli (Osp. Bambino Gesù, Roma)
Ricercatori coinvolti
18
Durata
2 anni
Finanziamento totale
50.000 €
Adozione raggiunta
50.000 €
Obiettivi
Identificazione dei geni espressi da St. maltophilia per conoscere i fattori essenziali all’instaurarsi del processo patogeno indotto nei polmoni...

Risultati

Gli esperimenti si sono svolti studiando il comportamento di Stenotrophomonas maltophilia messo a contatto con cellule respiratorie. In particolare sono stati studiati i meccanismi che gli danno capacità di muoversi, di aderire e invadere le cellule respiratorie (motilità, aderenza, invasività).
Si è così visto che il batterio si muove per mezzo di un “flagello” : è stato identificato per la prima volta il gene che presiede alla sintesi del flagello. Ed è stato anche visto che il batterio si difende dagli antibiotici attraverso la produzione di un biofilm che lo avvolge quando si aggrega ad altri batteri dello stesso ceppo. Infine alcuni ceppi di Stenotrophomonas maltophilia (dei tredici studiati) si sono dimostrati più pericolosi di altri perché in possesso di geni , che sono stati identificati, responsabili della loro capacità di sopravvivere anche alle basse temperature.
Le conoscenze acquisite possono essere sviluppate per la sintesi di antibiotici diretti contro questi nuovi bersagli.