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Risultato Progetto: FFC#8/2013
Rivalutare molecole antibatteriche neglette come nuovi antibiotici contro specifici bersagli molecolari: derivati della pirazinamide come nuovi inibitori di Pseudomonas aeruginosa

Exploring pyrazinamide derivatives as novel Pseudomonas aeruginosa inhibitors: unexploited antibacterial molecules for a new antibiotics target

Identificati composti che rappresentano potenziali candidati per lo sviluppo di nuovi antibiotici: oltre a B2320, un derivato della pirazinamide, altri inibitori della traduzione batterica. Messa a punto di un metodo da utilizzare per lo screening ad alta efficienza di nuove molecole dotate di attività antibatterica contro P. aeruginosa.

Dati del Progetto

Responsabile
Federica Briani (Dip. di Bioscienze, Università degli Studi di Milano)
Categoria/e
Ricercatori coinvolti
9
Durata
1 anno
Finanziamento totale
32.000 €
Adozione raggiunta
32.000 €
Obiettivi
Una proteina chiamata S1 è una componente importante del macchinario della sintesi proteica che ogni batterio compie per sopravvivere....
Objectives
The protein S1 is an important component of the protein synthesis machinery of bacteria. In fact validation of S1...

Risultati

L’attività antibatterica del B2320 è stata testata sia contro ceppi di laboratorio di Pseudomonas aeruginosa (Pa) che contro una collezione di isolati da pazienti FC. I ricercatori hanno scoperto che, sebbene il B2320 riduca la crescita di Pa solo ad alte concentrazioni, la sensibilità del batterio verso questa molecola è maggiore in vitro in condizioni di stress e in vivo (il modello di infezione usato è la larva di Galleria mellonella). E’ stato messo a punto un saggio, basato sulla fluorescenza, per trovare inibitori della traduzione batterica (la traduzione permette il trasferimento del DNA da un batterio all’altro, qui il modello usato è il batterio E. coli). Il saggio consente di identificare composti che interferiscono con una fase della traduzione dipendente dalla proteina S1, che è essenziale e specifica per i batteri, eliminando in questo modo le molecole che svolgono azione generica di tossicità cellulare. Il saggio è stato adattato anche a P. aeruginosa e permette di valutare facilmente le proprietà di penetrazione in questo batterio dei composti attivi identificati nello screening primario. E’ un metodo di ricerca che appare tecnicamente molto semplice e robusto, quindi è potenzialmente adattabile ad indagini realizzate con il metodo High-Throughput Screening (Screening ad alta efficienza) su numero molto elevato di composti.

Results

The molecule B2320 has been tested for anti-bacterial activity both against Pseudomonas lab strains and a collection of clinical isolates from CF patients in different growth conditions. Researchers found that although only high concentrations of B2320 impaired aerobic growth of most P. aeruginosa strains, the sensitivity to B2320 was increased by stress conditions and in vivo, in the infection model Galleria mellonella. They have set up a fluorescence-based assay to find inhibitors of S1-dependent translation initiation in E. coli. These molecules will represent potential candidates for the development of new drugs against P. aeruginosa.The screenallows to identify compounds interfering with an essential and bacteria specific step of gene expression, discriminating from molecules with nonspecific cell toxicity. Moreover, as they have adapted the assay to P. aeruginosa, cell penetration properties of the active compounds identified in the primary screening could be easily assessed. Since the assay is technically very simple and appears to be robust, it is potentially adaptable to High-Throughput-Screening campaigns.