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19 Maggio 2008

Ileo da meconio operato e ileostomia

Autore: Elena
Domanda

Buon giorno, alla mia nipotina Elena, dopo 24 ore dalla nascita il 9 aprile scorso, è stato effettuato l’intervento per ileo da meconio, attualmente con stomia. E’ stata confermata la diagnosi di fibrosi cistica. Vorrei sapere se qualcuno ha dei consigli su come gestire la stomia stessa: abbiamo i “sacchetti” ma ovviamente sono troppo grandi e fanno ben poco, è continuamente da pulire con gli annessi problemi di dermatite. Siamo ovviamente seguiti dai medici per quanto riguarda la malattia ma la mia domanda è proprio più di natura “pratica”. Grazie

Risposta

Pensiamo che le migliori istruzioni pratiche per gestire la ileostomia di una bambina operata per ileo da meconio debbano essere date dal personale sanitario che ha avuto in carico o ha attualmente in carico la bambina stessa.

Tuttavia, riportiamo alcuni suggerimenti tratti dal sito www.convatec.it , che potrebbero essere applicabili anche per il bambino:

L’acqua e il sapone non danneggiano lo stoma, quindi sarai libero di farti il bagno o la doccia. È comunque consigliato scegliere un sapone che non lasci residui (ad esempio il sapone di Marsiglia). I detergenti che contengono sostanze idratanti e oleose come saponi liquidi, salviettine umidificate e salviettine per bambini, lasciano residui che possono interferire con la perfetta aderenza della barriera cutanea alla pelle. È importante evitare l’accumulo di sostanze adesive sulla pelle. Le irritazioni cutanee, inclusi arrossamenti, alterazioni o lesioni attorno allo stoma, possono essere causate sia da infiltrazioni sotto la barriera cutanea, che da un’applicazione scorretta della placca o della sacca. Le affezioni cutanee possono inoltre essere causate da una combinazione di fattori quali l’eccesso di umidità e la formazione di funghi della pelle che portano all’infezione micotica da Candida albicans. Il modo migliore per prevenire i problemi cutanei consiste nel tagliare la placca della giusta misura, pulire ed asciugare con molta cura la pelle attorno allo stoma ad ogni cambio di sacca, applicare correttamente la sacca. Se continuano a manifestarsi arrossamenti, gonfiori o irritazioni, è preferibile contattare un operatore sanitario

Qui cogliamo l’occasione per fornire alcune sommarie informazioni ai nostri visitatori relativamente all’ileo da meconio. E’ questa una ostruzione dell’ultimo tratto dell’intestino tenue, appunto l’ileo, dovuta ad un meconio denso e tenace, che comporta la mancata emissione del meconio alla nascita, con distensione delle anse intestinali a monte dell’occlusione e vomito. Questa ostruzione si ritrova prevalentemente nella fibrosi cistica ed interessa il 10-15% dei neonati con tale malattia. L’ostruzione è già presente nella vita fetale e può essere evidenziata con una ecografia fetale, che mostra la distensione delle anse intestinali (intestino iperecogeno). Tale ostruzione può complicarsi già nella vita fetale con peritonite, con volvolo, con necrosi di un tratto di intestino occluso: raramente essa può anche impedire lo sviluppo del tratto intestinale occluso inducendo quindi una “atresia ileale”. In ogni caso il colon (il grosso intestino) che sta a valle dell’occlusione si sviluppa poco (microcolon), ma riprenderà a svilupparsi quando sarà stata risolta l’occlusione.

In gran parte dei casi l’ileo da meconio viene risolto con generosi clisteri di sostanze fluidificanti il muco. Nei casi che non si risolvono per questa via si ricorre all’apertura dell’addome (laparotomia): in mancanza di particolari complicazioni si attua una ileostomia (cioè una apertura dell’intestino che viene abboccato alla cute, ciò che consente di praticare ripetuti lavaggi fluidificanti fino alla risoluzione dell’occlusione): la stomia (deriva dal greco “stoma”, che significa bocca) viene richiusa appena possibile. Talora viene usato un tubo a forma di T per collegare l’apertura intestinale con l’esterno [1]. Nei casi complicati può essere necessaria una resezione di un tratto di intestino, ed in seguito i monconi sani verranno riabboccati . La stomia, attuata con varie modalità a seconda del tipo di intervento chirurgico adottato, rimane un provvedimento transitorio per assicurare un graduale recupero della pervietà e funzionalità intestinale: parte del contenuto intestinale segue la via del colon e parte fuoriesce dalla stomia. Purtroppo, questa fuoriuscita è frequente e tende ad irritare la cute circostante, favorendo in qualche caso l’attecchimento del fungo Candida.

1. Mak GZ, et al. T-tube ileostomy for meconium ileus: four decades of experience. J Pediatr Surg. 2000;35:349-52

G.M.


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