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9 Dicembre 2014

Possibile nuova prospettiva di impiego di cisteamina in FC: effetti antimicrobici e mucolitici in vitro

Autore: Nicola
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

Buongiorno, ho avuto notizia di un nuovo antibiotico chiamato NM001(Lynovex), che avrebbe come caratteristica quella di riuscire ad eradicare efficacemente Pseudomonas aeruginosa grazie alla capacità di distruggere il biofilm con cui questo batterio si protegge. Ho visitato anche la pagina internet della casa farmaceutica e da quanto ho capito si dovrebbe essere prossimi ad una sua versione “definitiva” per poter poi iniziare l’iter per la successiva commercializzazione. Avete notizie in tal senso? Generalmente che tempistica ci si deve attendere per il completamento di tutto l’iter burocratico? Infine, tale farmaco è veramente capace di ciò che viene già pubblicizzato come dato di fatto (“kill the bacteria responsible for the recurrent respiratory infections and disrupt the biofilms in which they colonise” ovvero, tradotto: uccide i batteri responsabili delle ricorrenti infezioni respiratorie e distrugge il biofilm nel quale loro colonizzano) sulla loro homepage? grazie mille

 

Risposta

La cisteamina ha avuto eco in questo periodo per uno studio in vitro e in parte in vivo (modelli animali e pazienti FC) che ha dimostrato un significativo effetto di recupero della funzione CFTR ed una riduzione dell’infiammazione in cellule e pazienti omozigoti per la mutazione DF508 (1).

E’ uscita recentemente una pubblicazione (2) che riferisce di uno studio condotto in vitro per testare le proprietà antibatteriche e mucolitiche della cisteamina con il preparato Lynovex. La sostanza è stata testata su colture di Pseudomonas aeruginosa e di altri batteri emergenti derivati da isolati clinici di pazienti FC. Lo studio ha dimostrato che cisteamina è in grado di uccidere questi batteri, anche resistenti ai comuni antibiotici. Inoltre la sostanza sarebbe in grado di agire sul biofilm di Pseudomonas sia impedendone la formazione sia rompendolo una volta formato. Ricordiamo che il biofilm è una densa pellicola di sostanza mucoide, prodotta da Pseudomonas, che costituisce una barriera protettiva del batterio contro le difese dell’organismo e contro gli antibiotici. In questo studio, operando su un modello di muco artificiale, la cisteamina avrebbe dimostrato anche una spiccata attività mucoattiva/mucolitica, paragonabile a quella di alcuni mucolitici classici come pulmozyme e n-acetilcisteina.

Questi risultati sono alquanto suggestivi, anche perché la cisteamina non agirebbe come un vero antibiotico ma come un agente ad azione più complessa e, per quanto riguarda l’attività antimicrobica, la sostanza sarebbe in grado di far regredire la resistenza/insensibilità agli antibiotici, mostrando anche un’attitudine a facilitare l’azione degli antibiotici stessi. Avendo anche attività mucolitica, la cisteamina presenterebbe quindi le caratteristiche di una terapia multifunzionale della fibrosi cistica. Se si aggiungono le potenzialità descritte in altro studio, sul recupero di funzione CFTR e antinfiammatorie, di cui abbiamo fatto cenno (1), ma che non sembrano ancora note agli autori di questo studio, questa sostanza si offrirebbe come una “panacea” per la cura di FC. Troppo bello per essere vero direbbero gli scettici. Noi invece diciamo che queste novità meritano seria attenzione ma necessitano anche di verifiche e conferme che debbono venire da altre parti e da altri contesti scientifici. Va ricordato che la cisteamina è usata da 20 anni per il trattamento di un’altra malattia, la cistinosi nefropatica, ed ha quindi alle spalle una larga sperimentazione ed uso nell’uomo, ciò che accorcerebbe l’iter degli studi in FC.

Il farmaco ha ottenuto nel 2010 dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) l’approvazione come “Orphan drug” (farmaco orfano) anche per FC, ciò che consentirà facilitazioni per la sperimentazione nell’uomo. Ed infatti presso l’Università di Aberdeen in Scozia, con il supporto del CF Trust inglese, è partito recentemente uno studio clinico di fase 1-2 (3) su 12 pazienti FC con infezione polmonare suppurativa (espettorato purulento) di 18 o più anni, che vengono trattati con cisteamina capsule orali da 50 mg (il preparato usato in questo trial ha il nome commerciale di Cystagon e non di Lynovex: questo è strano perché la compagnia NovaBiotics che produce lynovex annuncia in internet che ha avviato un trial di fase 2a appunto con lynovex; qualcosa ci sfugge in questi labirinti industriali). Lo studio è finalizzato primariamente a definire la tollerabilità e gli aspetti farmacocinetici del farmaco: quanto si assorbe, quanto si mantiene nell’organismo ed altro. Per questi scopi lo studio somministrerà la dose con umero crescente di volte al giorno, da una a quattro. Secondariamente lo studio intende misurare come si modifica la carica batterica dello sputo ed altri parametri clinici. Stiamo a vedere e commenteremo questi eventi a conclusione del trial.

1. Cisteamina ed epigallocatechin gallato: una proposta per recuperare funzione CFTR e ridurre l’infiammazione CF (Progressi di Ricerca 18.11.14)
2. Charrier C, et al. Cysteamine (Lynovex®), a novel mucoactive antimicrobial & antibiofilm agent for the treatment of cystic fibrosis. Orphanet J Rare Dis. 2014 Nov 30;9(1):189. [Epub ahead of print]
3. www.clinicaltrials.gov. First Study of Oral Cysteamine in Cystic Fibrosis (NCT02212431)

 

G. M.


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