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27 Febbraio 2007

Sport agonistico e fibrosi cistica: il nuoto

Autore: Maurizio
Argomenti: Sport
Domanda

Salve! Ho una figlia di 12 anni affetta da F.C. che, a dire dei medici, va molto bene.

Da 4 anni la ragazzina pratica nuoto a livello dilettantistico; viste le sue capacita’, l’istruttore vorrebbe inserirla nella squadra di agonisti. Vorrei sapere se puo’ essere pericoloso un allenamento piu’ impegnativo… e se ai pazienti affetti da FC si può rilasciare certificato per praticare sport agonistico. Grazie

Risposta

Sono in grado di confermare le indicazioni che avevo documentato per l’idoneità agonistica generale (riportate anche alla fine di questa risposta ), aggiungendo che le attività in acqua, e il nuoto in particolare, sono considerate le meno asmogene (favorenti crisi asmatiche, ndr), perché implicano sforzi caratterizzati da impegno costante e svolti in ambienti favorevoli con umidità e temperatura elevate. Giocano a favore di questa pratica anche altri elementi, tra cui la regolarità degli atti respiratori, l’espirazione a labbra socchiuse, l’omogeneo rapporto ventilazione / perfusione legato alla posizione orizzontale, la spinta idrostatica sul diaframma (1).

Sembra utile ricordare che anche in ambiente acquatico è necessario prevenire la disidratazione (e la perdita di sali, ndr); durante gli allenamenti si dovrebbe prevedere il reintegro dei liquidi almeno ogni 30 minuti.

Si vedano commenti sul problema dello sport agonistico anche nella risposta alla domanda del 08.09.06 Consigliabile il ciclismo agonistico in ragazzi con FC?

Una specifica precauzione da osservare negli ambienti della piscina riguarda la pulizia e l’igiene dei locali, perché l’alta temperatura e l’umidità degli spogliatori rendono l’ambiente favorevole allo sviluppo di muffe e di batteri. La clorazione dell’acqua può, inoltre, innescare crisi broncospastiche in soggetti predisposti, ma bambini che si avviano ad un’attività agonistica hanno, con molta probabilità, già verificato la loro eventuale sensibilità a tali condizioni.

“…l’idoneità del soggetto affetto da Fibrosi cistica non deve essere stabilita solo sulla base della valutazione funzionale cardiorespiratoria ma anche tenendo conto delle condizioni generali, la funzionalità e l’integrità degli altri organi (pancreas, fegato, e vie biliari). Nei soggetti affetti da FC l’idoneità allo sport agonistico può essere concessa in tutti i casi in cui è documentata la funzione ventilatoria con valori di FVC e FEV1 > 70% del predetto e l’assenza della compromissione degli scambi gassosi: ipossemia (o desaturazione SaO2) a riposo e/o durante test da sforzo, sia normocapnica (normali livelli di anidride carbonica, ndr) che, a maggior ragione, ipercapnica (livelli di anidride carbonica nel sangue elevati, ndr).

Costituiscono elementi di non idoneità temporanea per almeno 30 giorni i processi infettivi acuti ad eziologia batterica o virale, come broncopolmoniti o micosi polmonare (aspergillosi)” (2).

1. http://www.sportmedicina.com/PDF/ASMA_E_SPORT.pdf

2. Tancredi G. e altri. L’idoneità allo sport agonistico nel bambino con patologia respiratoria cronica: valutazione clinica e funzionale. Pneumologia Pediatrica 2004;16:14-19

Prof Massimo Lanza (Ricercatore in Scienze Motorie, Università di Verona)

G.M.


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