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15 Febbraio 2022

Approfondire la presenza di bronchiectasie multiple in assenza di sintomi importanti

Autore: Anna
Argomenti: Bronchiectasie
Domanda

Buongiorno, mia figlia ha fatto qualche giorno fa una RX torace il cui referto dice: “Accentuazione di tipo reticolare con presenza di multiple bronchiectasie specie in sede ilo-perilare destra. Normoconformato il profilo diaframmatico con sé i costo-frenici liberi. Rapporti cardio-toracico nei limiti”. Volevo un vostro parere in merito, in quanto la bimba fino a ora non ha avuto e non ha problemi respiratori, saturazione sempre su 99-100% e fino a ora neanche un raffreddore solo qualche starnuto ogni tanto e qualche piccolo colpo di tosse sporadico. Volevo capire se possiamo stare attenti o fare altro per evitare che queste bronchiectasie aumentino o si ingrossino. Lei fa terapia 2 volte al giorno con puff di broncovaleas +areosol con ipertonica + pep mask o battiture.

Risposta

Il referto dell’esame RX torace, che descrive la presenza di dilatazioni bronchiali (bronchiectasie), suggerisce la presenza di un interessamento della struttura broncopolmonare, che pare essersi evoluto anche in assenza di sintomi clinici importanti.
Il quadro radiologico andrebbe confermato da una TAC del torace e, se possibile, da indagini in grado di studiare la funzionalità polmonare come la misurazione della Lung Clearence (LCI.) Se la lesione broncopolmonare è confermata, riteniamo che, pur a fronte della mancanza di sintomatologia respiratoria importante, c’è la necessità di intensificare il programma terapeutico in corso. Le ultime Linee Guida della Società Europea Fibrosi Cistica (ECFS guidelines 2018) indicano, infatti, la necessità di prevenire l’evolversi della lesione broncopolmonare, agendo con le armi opportune prima della comparsa di sintomi importanti. In un recente editoriale del Journal of Cystic Fibrosis è stato ribadito che la mancanza di sintomi respiratori è un parametro rassicurante sullo stato di benessere attuale ma non può essere più considerato sufficiente per garantire lo stato di benessere futuro. Come più volte abbiamo ricordato, comunque, solo i sanitari che hanno in cura la bambina e che hanno accesso a tutti i parametri clinici e di laboratorio utili per poter definire il quadro clinico complessivo (germe presente in escreato, stato nutrizionale, tipo di mutazioni CFTR di cui è portatrice), possono scegliere la terapia più idonea valutando il rapporto costo/beneficio di tutti i protocolli terapeutici a oggi utilizzabili.

Dott.ssa Laura Minicucci, FFC Ricerca


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