Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Prevenire la perdita di sali con disidratazione nel bambino con FC

20 Maggio 2015

Prevenire la perdita di sali con disidratazione nel bambino con FC

Autore: Franca
Argomenti: Perdita Sali
Domanda

Bambino di due anni e mezzo ai primi primi caldi. Per prevenire la disidratazione, dato che l’anno scorso vi era stata seria disidratazione con conseguente ricovero in ospedale, somministro due-tre bustine di dicoflor al giorno nel latte. In due occasioni si è presentato sangue dal naso. Ci può essere legame con questo, visto che il bambino assume anche due ml di adek e quasi mezzo litro al giorno di aptamil 3? Possibile il legame del sangue dal naso con i trattamenti indicati? Oppure è una novità che si è presentata con i primi caldi? Grazie.

Risposta

Ipotizziamo che il bambino di cui si parla nella domanda sia affetto da fibrosi cistica.
Nella fibrosi cistica vi è abitualmente una perdita di sale con il sudore: infatti la ghiandola sudoripara FC non riesce a recuperare il sale che riceve dal sangue, con conseguente alta concentrazione di sale nel sudore (fino a 5 volte il normale). L’eccesso di calura nella stagione estiva e comunque qualunque condizione di sovrariscaldamento (ambienti troppo riscaldati d’inverno, condizioni febbrili, eccesso di vestiti o di coperte, etc) inducono ad un aumento di sudorazione. Data la forte concentrazione di sale nel sudore del soggetto con FC, l’eccesso di sudorazione comporta anche un eccesso di perdita di sale e conseguentemente di acqua, un evento che può essere pericoloso. Tutte le persone con FC hanno in varia misura questo problema, ma sono particolarmente predisposti al rischio i bambini piccoli, che hanno una più grande superficie corporea rispetto alla massa corporea e quindi sono più esposti agli effetti del calore. Il rischio di perdita salina e disidratazione è anche più elevato se vi sono episodi di diarrea e vomito.

Le uniche modalità per prevenire crisi di perdita di sali e disidratazione sono di due tipi:
– ridurre l’esposizione ad un eccesso di calore (raffrescamento ambientale; evitare esposizione prolungata al sole nelle ore di calura estiva; contenere l’eccesso di vestiti e di coperte, controllare la febbre, etc)
– salare abitualmente un po’ di più i normali cibi e, nei periodi critici, fornire più liquidi, sotto forma di succo di frutta ma anche di acqua. In genere si consiglia 0,5 – 1 grammo di sale al giorno in più nel 1°-2° anno di vita (nel lattante si può somministrare con un po’ d’acqua zuccherata), 2 grammi al giorno in seguito, ma nell’adolescente ed adulto si può arrivare anche a 3-5 grammi al giorno, se necessario (specie se pratica intensa attività fisica e sportiva).

Non servono invece a questo scopo le cose di cui parla la domanda. Aptamil 3 è un latte in polvere: ci si chiede perché un bambino di 2-3 anni non possa assumere, con eguale e più economico apporto nutrizionale, latte normale intero.
Dicoflor è un “probiotico”: si tratta di fermenti lattici vivi, cioè di batteri “buoni” che equilibrano la comunità batterica dell’intestino, e si ritiene che abbiano influenza benefica nel modulare l’immunità intestinale e generale. Ma in genere è consigliata una bustina da 30 mg (contiene non meno di 3 miliardi del batterio chiamato Lactobacillus GC) una sola volta al giorno. ADEK è una combinazione di 4 vitamine liposolubili (Vit A, D, E, K), di cui è raccomandata quotidiana somministrazione nel bambino con FC.
Non riteniamo che alcuni di questi integratori alimentari possano essere collegati con i due episodi di epistassi segnalati: non se vede una plausibile ragione.

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora