Buongiorno, premetto che ogni volta che vi scrivo mi sento onorata nel sapere che riceverò risposta da parte di persone competenti nel settore della FC e questo infonde anche sicurezza. Mi interessava sapere come l’individuo vive la malattia cronica e la consapevolezza di essa nei diversi periodi della vita, partendo dal presupposto che non ci sono regole assolute, ma ovviamente è determinante la soggettività dell’individuo. Mi piacerebbe avere una sorta di guida per sapere come rapportarmi nelle varie fasi dello sviluppo della mia bimba. Come mamma, do un’importanza determinante all’aspetto emotivo, all’approccio che si ha verso la malattia. La mia bimba ha 36 mesi e so che a quest’età la malattia cronica viene vissuta dal bambino con un senso di colpa. E a volte mi sento io proprio in colpa: sapendo ciò e magari sgridandola e arrabbiandomi perché non mangia e si stanca delle terapie!
Grazie mille in anticipo a tutto il vostro fantastico staff. E per le risposte che vengono sempre date, oltre che con estrema professionalità, anche con tanta umanità!
Una mamma