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18 Aprile 2017

Infertilità maschile con una vera mutazione CFTR associata alla combinazione di polimorfismi (o varianti) 5T e 11TG

Autore: Mario
Domanda

Buongiorno, sono un uomo di 43 anni. In seguito al test di screening per infertilità associata a malformazione dei dotti deferenti, mi è stato riscontrato quanto segue: “Sono state riscontrate contemporaneamente la mutazione 1898+1G->A in eterozigosi e la variante allelica 5T-11TG/7T”.
Le mie domande sono le seguenti: la mutazione sopra citata è ritenuta grave o lieve? La variante allelica fa parte dello stesso gene o è di quello sano? Devo aspettarmi complicazioni future o, a parte la disfunzione di fertilità, non ci saranno altri sintomi? Ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta.

Risposta

La mutazione 1898+1G->A è una vera mutazione con difetto di splicing e il data base CFTR2 riporta che, benché non siano stati svolti specifici studi sul suo funzionamento, si può presumere che comporti la produzione di una proteina CFTR in scarsa quantità oppure non funzionante. Viene detto anche che, quando associata a un’altra vera mutazione del gene CFTR sull’altro cromosoma, comporta la malattia fibrosi cistica in forma completa. Qui è associata alla presenza sull’altro cromosoma non di una vera mutazione ma di una combinazione di varianti del gene: una variante chiamata T5 accompagnata da altra variante chiamata TG11. Quindi tutte e due le copie del gene CFTR sono interessate: su un cromosoma dalla mutazione 1898+1G->A, sull’altro dalla combinazione T5-TG 11. È verosimile che la variante T7 sia invece presente e abbia significato innocuo sullo stesso cromosoma in cui c’è la mutazione 1898+1G->A. La combinazione T5-TG 11 permette la produzione di una modesta quantità, inferiore al normale, di proteina CFTR funzionante. Un genotipo composto da una vera mutazione e dalla combinazione di varianti T5-T11 si può associare a una forma atipica di fibrosi cistica, chiamata “Patologia correlata alla disfunzione di CFTR” (CFTR-RD, CFTR-Related Disease) con interessamento del solo apparato riproduttivo nella maggior parte dei casi (atresia dei dotti deferenti e conseguente azoospermia). C’è però una notevole variabilità di sintomi d’accompagnamento e anche di evoluzione. In base alla sola diagnosi genetica non si possono fare previsioni su entrambi gli aspetti. Per rispondere alla domanda se in futuro, oltre all’interessamento dell’apparato riproduttivo, ci sia da temere la comparsa di altri sintomi tipici della FC, come abbiamo detto molte altre volte, è opportuno rivolgersi a un centro specializzato FC, che farà un inquadramento complessivo della situazione.

Per un approfondimento sulla differenza fra varianti e mutazioni ci sono molte informazioni sul sito, basta inserire la parola chiave nel motore di ricerca. Per esempio: Frequenza e significato dei polimorfismi “Poly-T” e “Poly-TG” (18/2/2015); Le varianti del gene CFTR: caratterizzazione clinica e funzionale per stabilire quali sono vere mutazioni e quali varianti innocenti (15/9/2013).

G. Borgo


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