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18 Maggio 2017

Altre informazioni su possibili terapie per mutazioni stop e mutazioni con funzione CFTR residua

Autore: Jessica
Domanda

Salve, mia figlia di due anni con FC ha una mutazione stop e una mutazione rara L1077P. Dato che in quest’ultimo periodo si parla tanto di nuove terapie per la mutazione più comune in FC, mi chiedo se ci sono novità in merito alle mutazioni di mia figlia, e anche quanti anni in media devono passare prima che i farmaci medicatori possano diventare una reale terapia somministrata ai pazienti. Grazie mille.

Risposta

Per quanto riguarda le mutazioni stop l’aggiornamento più recente è che PTC Therapeutics ha interrotto la sperimentazione con Ataluren e attualmente non ha nella sua pipeline altre molecole in fase di studio. Sentiremo al prossimo Congresso europeo (7-10 giugno, Siviglia) quali altre aziende internazionali o gruppi di ricerca si muovono in questo ambito. In Italia il gruppo di Lentini e Pibiri (Palermo), attraverso progetti finanziati da FFC, ha identificato analoghi del PTC124, di cui ha studiato l’efficacia su cellule epiteliali con mutazione W1282X (1). Questi nuovi composti sono attualmente in fase di brevettazione. Difficile fare una previsione dei tempi, che saranno comunque legati agli sviluppi e ai possibili risultati delle fasi successive di questo progetto. Riguardo ai tempi necessari per lo sviluppo di un nuovo farmaco, in generale, va detto che da quando è stata identificata una molecola interessante ci vogliono (se tutto va bene) dai 3 ai 6 anni per realizzare le fasi della ricerca di base e alcune tappe della ricerca preclinica, dopo di che la molecola, avendo acquisito caratteristiche di farmaco, può entrare nella sperimentazione clinica (attraverso trial clinici di fase I, II, III). La sperimentazione clinica prende in genere un paio d’anni, trascorsi i quali, se i risultati dei trial sono convincenti, le autorità responsabili autorizzano la commercializzazione del farmaco.

Per quanto riguarda la mutazione L1077P, ne abbiamo diffusamente già parlato e sul sito ci sono parecchie informazioni: per esempio Un test promettente per valutare la risposta dei nuovi farmaci in soggetti con mutazioni di significato e classificazione incerta: il caso della mutazione L1077P. In alcuni soggetti L1077 P può comportarsi come mutazione con funzione residua e consentire sufficienza pancreatica. Il meccanismo d’azione di L1077P è ancora controverso, comunque c’è spazio per ipotizzare l’eventuale efficacia di un farmaco potenziatore, anche se in un articolo molto recente vengono portati risultati indicanti l’efficacia su L1077P di un paio di correttori insieme combinati (prove eseguite su linee cellulari con questa mutazione) (2). Il problema dell’efficacia dei potenziatori per le mutazioni con probabile funzione residua non è semplice e ne abbiamo parlato in recenti risposte (3).

1) Un metodo computazionale per trovare molecole attive per le mutazioni stop. 13/01/2017
2) Lopes-Pacheco M, Boinot C, Sabirzhanova I, Rapino D, Cebotaru L.Combination of Correctors Rescues CFTR Transmembrane-Domain Mutants by Mitigating their Interactions with Proteostasis. Cell Physiol Biochem. 2017 Apr 25; 41(6):2194-2210. doi: 10.1159/000475578. [Epub ahead of print].
3) Il difficile compito di stabilire quando un soggetto FC con mutazione a funzione CFTR residua possa giovarsi di ivacaftor, stante la grande variabilità di risposta di queste mutazioni. 16/05/2017

G. Borgo


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