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12 Gennaio 2009

Precauzioni per la trasmissione di batteri patogeni tra fratelli con FC

Autore: Maria
Domanda

Quali precauzioni adottare nel caso in cui si ha una figlia di 1 anno affetta da FC e una sorella con la stessa patologia in cui è presente il batterio Pseudomonas? Può avvenire il contagio tramite terzi?

Risposta

Il buon senso suggerisce che non è possibile applicare in modo rigoroso ai fratelli con FC le norme che vengono suggerite in generale alle persone con FC nei loro contatti con terze persone anch’esse affette da FC. Ciò avrebbe conseguenze sul piano affettivo e relazionale che è facile riconoscere peggiori del rischio che verrebbe evitato.

Fatta questa premessa, con motivata convinzione, va detto comunque che le linee guida delle istituzioni che si occupano di FC sono concordi nel suggerire che, laddove ci siano fratelli con FC conviventi nella stessa casa essi dovrebbero, se possibile, non condividere la stanza per dormire, non usare le stesse posate, gli stessi spazzolini da denti e in genere tutti quegli oggetti di possibile uso comune che vengono a contatto con la bocca. Dovrebbero inoltre fare fisioterapia e aerosol in momenti e spazi diversi e usando dispositivi diversi.Queste precauzioni dovrebbero essere in grado di ridurre i possibili rischi entro limiti accettabili.

A queste precauzioni, credo si debba aggiungere una particolare attenzione durante eventuali periodi di peggioramento polmonare di uno dei due fratelli. In

queste fasi, il rischio di trasmissione del patogeno responsabile dell’infezione polmonare è sicuramente maggiore, sia perchè aumenta la carica batterica di ciò che viene emesso dalle vie respiratorie, sia perchè aumenta la frequenza e l’intensità della tosse e quindi della emissione di germi. Dunque, durante la “riacutizzazione” di uno dei due fratelli è prudente cercare di tenere lontano da questo il fratello non riacutizzato.

Per quanto riguarda il rischio di una trasmissione di patogeni respiratori per il tramite di terze persone (altri fratelli, genitori?), una normale igiene delle mani eseguita alcune volte al giorno dovrebbe essere in grado di ridurre il rischio a livelli accettabili.

Non si deve tuttavia dimenticare che qualunque precauzione si adotti, il rischio

di venire a contatto con patogeni potenzialmente dannosi può essere

sempre ridotto ma mai eliminato del tutto. Inoltre, è importante tenere

bene presente che il venire a contatto con i patogeni respiratori non

equivale affatto ad esserne automaticamente infettato o colonizzato. Ci

sono infatti tantissimi casi di fratelli entrambi con FC che hanno avuto

storie di colonizzazione da patogeni respiratori completamente diverse,

nonostante la lunga convivenza sotto lo stesso tetto.

Filippo Festini, Professore Associato in Scienze, Università di Firenze


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