La disidratazione con perdita di sali è un rischio tipico della fibrosi cistica nelle condizioni di alta calura, se non si adottano adeguati criteri di prevenzione (assunzione di supplementi di sale, acqua, protezione dal caldo eccessivo). Questa condizione può essere particolarmente grave nel bambino piccolo e può essere la prima manifestazione della malattia, talora anche fatale. Ne è causa l'abituale alta concentrazione del sale nel sudore dei malati di fibrosi cistica (4-5 volte il normale). Si vedano in proposito le risposte alle domande del 04.05.06 (Disidratazione e perdita di sali d'estate) e del 20.03.10 (Fibrosi cistica, perdita di sali e condizionatori).
La concentrazione di cloro e sodio nel sudore non è ragionevolmente influenzata dal trattamento reidratante con elettroliti per fleboclisi. Tale concentrazione può essere parzialmente influenzata se il trattamento reidratante viene associato per qualche tempo a somministrazione di cortisonici, aldosterone ed ormoni simili (1). Tuttavia questi ormoni possono modificare la concentrazione salina del sudore solo diminuendola e non aumentandola. Due test del sudore, a distanza di due giorni l'uno dall'altro, con concentrazioni di cloro (immaginiamo che a questo si riferiscano i valori comunicati) molto elevate e quasi sovrapponili (100 e 95 mMol/L), a seguito di una manifestazione tipica della malattia, depongono con pochi dubbi a favore della diagnosi di fibrosi cistica.
1. Mastella G, et al. Sweat test using aldosterone and low-sodium diet. Fracastoro. 1966 Jul-Aug;59(4):374-90