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1 Marzo 2022

Difficile prevedere il comportamento di F508del/L997F

Autore: Rosalinda
Domanda

Buonasera, mia figlia ora di 4 mesi alla nascita presentava un IRT pari a 65,62 ng/ml (superiore alla norma), al retesting un mese dopo l’IRT era 20,08 (nella norma). Due test del sudore ripetuti a un mese di distanza: il primo Cl=31 mEq/L e il secondo Cl=36 mEq/L (entrambi lievemente borderline). Procediamo con un day hospital ed esami di urine, feci e saliva che fortunatamente risultano tutti negativi. Dalla ricerca genetica la bambina risulta eterozigote composto F508del/L997F. La variante F508del l’ha ereditata da me (mamma), mentre la L997F dal papà. Ora vorrei capire: si tratta di malattia, malattia in una forma rara o di portatrice sana? Cosa potrebbe avere la bambina in futuro? Potrebbe sviluppare la malattia? Potrebbe avere sintomi gravi? I risultati di urine, feci e saliva possono variare nel tempo? Non avendo trovato nulla nelle feci, posso star tranquilla? La bambina a oggi sta benissimo. Grazie tante.

Risposta

Nonostante il grande avanzamento delle conoscenze nel campo della fibrosi cistica, purtroppo ci sono casi in cui è impossibile avere una diagnosi certa pur dopo il test di screening positivo alla nascita. La storia e i risultati delle indagini di questa bambina ne sono un esempio: nel suo genotipo è presente una prima mutazione del gene CFTR che è conosciuta per determinare sintomi FC purché accompagnata da una seconda mutazione anch’essa patogena. Qui la prima mutazione è F508del e la seconda è L997F, nota per avere un comportamento variabile, talora patogeno, talora “innocente” e non accompagnato da sintomi di malattia FC.
È difficile prevedere alla nascita come si comporterà L997F. Se in futuro L997F non desse effetti patogeni, la bambina sarebbe solo portatrice sana di F508del. Se invece L997F si comportasse come patogena, potrebbe manifestarsi una forma benigna di fibrosi cistica, con sintomi generalizzati ma modesti, oppure di un quadro ancora più sfumato chiamato sindrome correlata al gene CFTR. Il problema è complesso e ne abbiamo parlato in molte altre risposte che invitiamo a leggere (qui e qui).
Secondo ricerche condotte da un gruppo italiano, L997F avrebbe maggiore probabilità di agire come patogena se sullo stesso cromosoma 7 in cui è posizionata fosse presente un’altra variante del gene CFTR conosciuta con la sigla R117L (oppure p.Arg117Leu). Non sappiamo se questa variante sia stata cercata nell’ambito delle indagini genetiche già eseguite. Il nostro suggerimento è di mantenere i contatti con il centro FC, anche se la bambina sta bene. Per chiarire le cose è probabile che i medici ritengano necessario ripetere il test del sudore e sorvegliare il quadro clinico attraverso visite periodiche.

Dott.ssa Luisa Alessio, Direzione scientifica FFC Ricerca – Dott.ssa Graziella Borgo


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