Su Kaftrio e Alyftrek

autore

Emanuela, Sabina

Domanda

Domanda 1: Salve, e grazie per ciò che fate. La mia, non è una domanda, ma una riflessione sui tempi di attesa che ci attendono a fronte della più recente autorizzazione EMA, del prima Kaftrio e poi a seguire l’ Alyftrek. Pensavo, ma se Kaftrio a suo tempo fosse stato funzionante con tutte le mutazioni FC, AIFA come avrebbe provveduto a una tale situazione? Ogni volta che delle nuove mutazioni risultassero responsive a questi modulatori dovrebbero aspettare sempre questo lungo iter? A questo punto, quale è il messaggio che può arrivare ai pazienti e alle loro famiglie: che non è molto conveniente che Kaftrio ed Alyftrek possano funzionare anche per altre e tante mutazioni? Sono a conoscenza delle dinamiche di AIFA, grazie al paragrafo da voi gentilmente pubblicato. Nonostante ciò, temo che AIFA allungando ancora i tempi, dimostri di avere un comportamento non giusto verso la situazione specifica Kaftrio – Alyftrek. Grazie e cordiali saluti.

Domanda 2: Mio figlio assume Kaftrio da quasi 4 anni ed i risultati sono ottimali. Vorrei comprendere il motivo della messa in commercio di un altro farmaco cioè l’Alyftrek se ha gli stessi benefici del Kaftrio perché sinceramente non capisco. In ogni caso è possibile che questo andrà a sostituire i modulatori già in uso? Magari ha dei costi di produzione differenti? Il Kaftrio ha un costo di circa € 34.000 per il servizio sanitario nazionale.

Risposta

Proviamo a rispondere a queste due domande, sperando di interpretare correttamente quello che ci viene chiesto.

Ogni mutazione che causi fibrosi cistica è diversa nelle sue modalità di portare alla produzione di una proteina CFTR non funzionante (o in alcuni casi all’assenza di proteina). Un farmaco modulatore come Kaftrio può recuperare in misura diversa la funzionalità di proteine prodotte da geni CFTR con mutazioni differenti. Fino a pochi mesi fa in Europa ne era autorizzato l’uso solo in persone con FC e almeno una mutazione F508del, la più frequente. Recentemente l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha esteso l’indicazione a molte altre mutazioni, sulla base di evidenze su modelli cellulari, sperimentazioni cliniche e dati raccolti su pazienti negli Stati Uniti, dove l’ampliamento era stato autorizzato da tempo.

Siamo ora nella fase in cui l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) si confronta con l’azienda Vertex, che produce il farmaco, per decidere come Kaftrio possa essere rimborsato dal SSN per le nuove indicazioni. AIFA deve essere coinvolta, poiché si tratta di uno scenario che prevede un allargamento della prescrivibilità a forme di FC con genotipi non considerati in precedenza e a numeri maggiori di potenziali utilizzatori, con evidenti implicazioni sulla trattativa per i costi a carico del SSN. Questo non limita assolutamente quanto già stabilito in passato, cioè la disponibilità di Kaftrio per le persone con FC e almeno una mutazione F508del.

Alyftrek è una nuova combinazione di composti modulatori (vanzacaftor, tezacaftor e deutivacaftor) approvata da EMA con le stesse indicazioni dell’allargamento a Kaftrio, e che analogamente a quest’ultimo deve essere valutato da AIFA. La sperimentazione clinica che ha portato a questo risultato ha dimostrato un’efficacia simile a Kaftrio, con l’eccezione del test del sudore, che con Alyftrek tende a ridursi maggiormente. Ne abbiamo parlato recentemente qui.

La disponibilità di questa nuova combinazione di modulatori è un fattore positivo. Per esempio, la risposta ai farmaci può essere diversa da un paziente all’altro, e Alyftrek potrebbe nella pratica quotidiana risultare più efficace o meglio tollerato in alcune persone nelle quali Kaftrio dia risultati limitati o sia mal tollerato. Non siamo al corrente delle scelte di marketing di Vertex, ma allo stato attuale pare poco verosimile che Alyftrek porti all’indisponibilità di un farmaco come Kaftrio, che ha dato in molte persone con FC grandi dimostrazioni di efficacia.

 

Dott. Carlo Castellani, Direttore scientifico FFC Ricerca