FFC#3/2014

CFTR in organoidi epiteliali: rilevanza per lo sviluppo di farmaci e la diagnosi della fibrosi cistica

AREA 1 Terapie e approcci innovativi per correggere il difetto di base, genetica

FFC#3/2014

Gli organoidi, organi in miniatura ottenuti coltivando in provetta cellule staminali da epiteli, vengono prodotti allo scopo di misurare il funzionamento della proteina CFTR. Si propongono come nuovo test per valutare l'effetto di nuovi farmaci e diagnosticare i casi incerti di malattia FC.
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€ 30.000 finanziamento totale

Responsabile

Paola Melotti (Centro Fibrosi Cistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona)

Partner

Hugo de Jonge (Gastroenterology & Hepatology, Erasmus University Medical Center, Rotterdam)

Ricercatori coinvolti

12

Categoria/e

AREA 1 Terapie e approcci innovativi per correggere il difetto di base, genetica

Durata

1 anno

Finanziamento totale

€ 30.000

Adozione raggiunta

€ 30.000

OBIETTIVI

Lo sviluppo di farmaci rivolti a recuperare presenza e funzione della proteina CFTR mutata e in particolare di farmaci rivolti alla correzione del difetto più frequente (CFTR-DF508) rende necessario disporre di test che misurino il funzionamento della proteina sotto l’effetto del farmaco prima della sperimentazione diretta nei pazienti. In particolare, essendo CFTR una proteina canale, si misura il flusso di cloro e la corrente elettrica che ne consegue a livello delle cellule epiteliali (cellule di rivestimento degli organi). Misurazioni di corrente di cloro possono essere realizzate su cellule epiteliali della mucosa nasale (Test dei Potenziali Nasali), su cellule epiteliali intestinali (ICM ovvero Intestinal Current Measure). Anche su altri tipi di cellule, come i leucociti presenti nel sangue (monociti in particolare) è possibile documentare, attraverso un nuovo test, l’attività della proteina. Recenti studi hanno messo in luce la particolare utilità degli organoidi: strutture biologiche realizzate in laboratorio, ottenute da cellule staminali, prelevate in questo caso attraverso micro-biopsia intestinale. Una volta estratte dal frammento bioptico e messe in cultura, esse crescono e riproducono le caratteristiche dell’organo di partenza (l’intestino). Gli organoidi rappresentano quindi materiale prezioso e disponibile in buona quantità, senza ulteriori procedure invasive, per valutare l’attività di CFTR (se CFTR funziona, sotto stimolo chimico, si rigonfiano). L’obiettivo del progetto è paragonare i vari test, per proporre i più accurati come monitoraggio dell’efficacia dei nuovi farmaci e come strumento diagnostico per la misura dell’attività di CFTR nelle diagnosi incerte di FC. Continuazione del Progetto FFC# 4/2013

CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO

Delegazione FFC di Treviso Montebelluna La Bottega delle Donne

€ 30.000

Delegazione FFC di Imola e Romagna

€ 30.000

Gli Amici per la Ricerca di Bassano 2014

€ 25.000

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