Avendo vissuto a lungo a Londra ho avuto modo di constatare come sia ampiamente impiegata da loro, per pazienti affetti da BPCO e asma, la fisioterapia con strumenti invece ancora sconosciuti in Italia. Mi riferisco in particolare ai dispositivi Ultra-Breathe e Power-Breathe che, a detta di molti terapisti, avrebbero maggior efficacia di PEP e FLUTTER, da noi invece praticati da anni. Se ho ben compreso, e su questo vorrei essere da voi confortato, ULTRA e POWER BREATHE applicherebbero una resistenza, graduata e regolabile dal paziente, alla fase inspiratoria, mentre nel caso della PEP MASK, di comune impiego per pazienti FC, la resistenza si applica alla fase espiratoria. Stando ad alcuna letteratura che ho trovato in materia, si sosterrebbe poi che le più recenti esperienze porterebbero a sminuire l’efficacia della PEP MASK giudicata inferiore rispetto alla fisioterapia effettuata con ULTRA o POWER-BREATHE, sia per la rimozione delle secrezioni che per la riduzione della dispnea e miglioramento dei parametri respiratori (FVC, FEV1, piccole vie…). Da ultimo, si ritiene da parte di molti esperti anglosassoni che le suddette considerazioni valgano non solo per BPCO e Asma ma pure nel caso di FC. Desidererei avere un parere dei vostri esperti in merito, con particolare riguardo: 1) ai fondamenti dell’uso di questi nuovi apparecchi; 2) loro efficacia per pazienti FC e validità dei risultati che ne sostengano la superiorità rispetto alle tradizionali tecniche PEP e FLUTTER; 3) loro sicurezza di impiego ed eventuali effetti collaterali o controindicazioni (applicare una resistenza variabile all’inspirazione è sicuro quanto il meccanismo su cui si fondano PEP/FLUTTER?). Un sentito grazie per il vostro costante contributo alla ricerca e cura della FC.